Fenomeno di mercato: è la Kia Sportage sin dal momento del lancio ufficiale. Provate a chiedere a uno dei tanti italiani stregati dal suo fascino quanto tempo ha dovuto aspettare per avere la propria Sportage… La risposta? Mesi, molti mesi Oggi, fortunatamente, questo “piccolo problema”, a volte il successo oltre le più rosee aspettative può trovare impreparato anche un colosso come Kia, pare essere stato risolto. Facile intuirlo osservando i dati di vendita, che parlano di più di 8.000 Sportage immatricolate dall’autunno 2010.Lo conferma la nascita della versione “R”, quadratura del cerchio per quanto riguarda la gamma o, più semplicemente, vero e proprio inno a lusso e comfort grazie all’allestimento che non è esagerato definire “all inclusive”. Tantissimi, anzi, tutti gli optional disponibili a listino sono compresi nel prezzo e abbinati alla motorizzazione diesel più potente: questi gli assi nella manica della Sportage R. Prodotta in edizione limitata, e numerata – lo certificano la placchetta posta sotto la leva del cambio e il portachiavi specifico con una “R” rossa -, la top di gamma viene proposta a 37.000 euro. Non pochi rispetto alle sorelle più “pacate”, ma se confrontata con le rivali “top” (Ford Kuga, per citarne una), la SUV coreana non esce assolutamente sconfitta, anzi.LIVEPiace, e tanto, la Sportage: merito della linea “simil coupé”, dei dettagli high-tech e dell’altezza da terra, non eccessiva ma comunque sufficiente per garantire massima visibilità e infondere sicurezza; senza trascurare la possibilità di affrontare percorsi off-road in tutta serenità, senza rinunciare a un livello di comfort degno di una limousine. Esteticamente le uniche differenze con le Sportage “base” riguardano i cerchi, che per la R diventano extralarge da 18”, il tetto che per l’occasione diventa panoramico in vetro, e il marchio “R” collocato sulla griglia frontale e dietro. Non mancano fari con luci diurne a led e proiettori allo xeno, ovviamente compresi nel prezzo.All’interno il discorso non cambia: cura per il dettaglio, dotazioni all’insegna del lusso e tanto spazio su entrambe le file. I sedili sono in pelle, riscaldabili. L’avviamento del motore avviene tramite un pulsante; non manca un navigatore touch screen con telecamera di parcheggio integrata. Di fronte al cambio si trovano le prese USB e aux, climatizzatore bi-zona. Sul volante sono sistemati i comandi per gestire il cruise control e il sistema radio-cd. Sotto la strumentazione, a sinistra, si trova una pulsantiera che permette di attivare o disattivare l’ESP, la modalità Eco per limitare i consumi, o il sistema di frenata automatica per le discese più ripide. Lo spazio è abbondantissimo e garantisce viaggi confortevoli anche in cinque; il bagagliaio (564 litri di capienza) può crescere di volume grazie ai sedili frazionati, reclinabili semplicemente con un tasto oppure con una fettuccia collocata all’interno del vano.DRIVEViaggiatrice provetta, la Sportage coccola il guidatore con la combinazione ergonomica di sedile, volante e pedaliera, facile da apprezzare appena ci si accomoda al posto di comando e si inizia a giocare con le infinite possibilità di regolazione. In più c’è la classica posizione di guida rialzata, poco apprezzata dai guidatori più “racing” ma che piace ai più pacati: infonde sicurezza e garantisce buona visibilità anteriore anche a chi non vanta un fisico da pivot della NBA.Il propulsore 2.0 CRDi è dotato di contralbero per limitare le vibrazioni ai bassi regimi. Molto buono lo spunto da fermo, grazie ai 184 cavalli e, soprattutto, ai 383 Nm di coppia massima disponibili poco oltre i 2.000 giri al minuto. Il cambio automatico a sei rapporti è velocissimo nello snocciolare una marcia dopo l’altra senza mai perdere trazione. È molto efficace anche in fase di sorpasso, dove con una classica manovra di kick-down è possibile scalare anche due marce molto rapidamente per riprendere spinta.Difetti? Un filo di rumorosità di troppo quando si viaggia alle alte velocità e la visibilità ridotta a causa dei montanti ingombranti e ricurvi; chi soffre di ansia da parcheggio, però, apprezzerà i sensori e la retrocamera di serie. Bene lo sterzo, morbido e con un raggio talmente ridotto da rendere la SUV coreana inaspettatamente agile anche sul misto stretto. Convincono un po’ meno i consumi che, quando si affonda il pedale del gas, difficilmente si spostano da quota 10 chilometri con un litro di gasolio. Meglio inserire la modalità Eco, ridurre la velocità media e godersi consumi vicini ai 14 km con un litro; in questo senso la settima marcia overdrive avrebbe forse aiutato.L’altezza da terra non è da off-road “dura e pura”, ma risulta comunque sufficiente per non temere buche e imperfezioni della strada. Come ormai sempre più spesso avviene per le SUV “civilizzate” e crossover, è l’elettronica a prendersi cura della gestione della trazione integrale: normalmente la trazione è anteriore (a tutto vantaggio dei consumi), ma quando è necessario la Sportage R trasferisce coppia anche sull’asse posteriore.Il feeling offerto in fuoristrada è davvero buono e anche sui fondi più scivolosi la SUV coreana rimane incollata al terreno. Mulattiere, tratti innevati o sabbiosi non sono mai un problema e, qualora non dovesse bastare l’elettronica, c’è il blocco del differenziale centrale. Molto utile, poi, il sistema di frenata automatica di serie: permette anche ai meno esperti di affrontare discese da brivido in sicurezza, concentrandosi esclusivamente sullo sterzo, senza perdere il controllo della vettura. Buona, come detto, l’altezza da terra, un po’ meno le sospensioni: la Sportage R ha una taratura specifica decisamente rigida almeno se rapportata a quella di altri SUV e orientata, giustamente, più all’asfalto che all’impiego off-road. Insomma, non teme buche, avvallamenti e fondi scivolosi, ma non affrontateli con troppo entusiasmo, pena qualche mal di schiena di troppo.Per riassumere: linea moderna, farcitura di optional degna di una limousine, comfort elevato anche sul lungo raggio e qualità in fuoristrada sufficienti sono i valori aggiunti della Sportage R. Il listino (circa 37.000 euro) non è certo popolare, ma la dotazione di serie è di livello altissimo e il confronto con le rivali, in termini di prezzo, non penalizza per niente questo modello. Bene il motore, il cambio e l’altezza da terra; un po meno la visibilità e, soprattutto, i consumi. Comoda per chi viaggia molto, possibilmente lasciando sempre attiva la modalità Eco.