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Prova Mercedes GLA 2017

Chi si ferma è perduto, si sa, ma quest’affermazione oggi come oggi è ancora più vera nel mercato dell’auto. L’evoluzione costante dei sistemi elettronici e il numero sempre più alto di competitor costringono le Case a tenere continuamente aggiornati i loro modelli, specie quelli che lottano nel combattuto segmento di SUV e crossover. L’ultima a concedersi un lifting la Mercedes GLA 2017, che approfitta dell’occasione anche per rendere più ricchi la sua dotazione di serie e l’elenco delle opzioni.

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Più che i paraurti ristilizzati, il nuovo look della calandra, i fari a LED o i cerchi di disegno inedito, a un bravo fisionomista non dovrebbe sfuggire davanti alla GLA model year 2017 la presenza di un assetto rialzato di 3 cm. Riprendendo la furba intuizione di Eugenio Blasetti, allora a capo del Marketing di Mercedes Italia e ideatore, un paio d’anni fa, della versione fuoristradistica Enduro, la Casa madre ha infatti deciso quest’anno di estendere all’intera gamma le sospensione più alte. Salvo la versione Premium, tutti gli altri allestimenti ora sollevano le lamiere da terra, guadagnando un aspetto più avventuroso. Questo nuovo assetto si chiama Comfort Offroad ma i clienti tradizionalisti possono scegliere ancora una soluzione bassa o una Comfort. Più difficile invece cogliere a prima vista gli interventi di dettaglio che permettono di migliorare di un punto il Cx, facendolo scendere da 0,29 a 0,28.

Passando all’interno, l’abitacolo beneficia a sua volta di piccoli interventi. La strumentazione ha ora una grafica diversa, i comandi sulla consolle centrale sono cromati (ma non brillano ancora per modernità) e sopra la plancia spicca un nuovo display da 8 pollici. Le bocchette dell’aria mantengono la tipica forma circolare ma hanno ora cornici ridisegnate. Cambiano poi anche i rivestimenti dei sedili, con ciascun allestimento che ha un suo ambiente interno specifico e un buon numero di pacchetti che permettono di personalizzare la macchina quasi a piacimento.

L’imbarazzo della scelta c’è anche al momento di scegliere quale motore avere sotto il cofano. La Mercedes GLA 2017 ha il primato nella categoria dal punto di vista del range di potenze a listino, che vanno dai 109 ai 381 cv. Questi ultimi sono quelli offerti sulla Mercedes-AMG GLA 45 4Matic dopo il suo ultimo aggiornamento ma questa versione intona chiaramente una voce fuori dal coro della gamma con la sue sportività estrema, che porta a scattare da 0 a 100 in soli 4,4 secondi. Restando con i piedi per terra, la gamma a gasolio non può che comandare le vendite, con alla base la GLA 180d appunto da 109 cv, spinta da un motore 1.5 di origine Renault abbinato alla sola trazione anteriore. Le best-seller predestinate GLA 200d e 220d adottano invece due varianti del noto turbodiesel 2.1, da 136 e 170 cv, che si possono avere anche con trasmissione integrale 4Matic. Sulla 220d il cambio robotizzato 7G-DCT è l’unica soluzione possibile, mentre negli altri casi si può scegliere tra Automatic e manuale. Quanto al fronte benzina, oltre alla già citata 45 AMG, ci sono anche le GLA 180 e 200, con motore 1.600 da 122 o 156 cv, e le GLA 220 e 250, con invece un due litri in configurazione da 184 o 211 cv.

I prezzi partono da 31.020 euro ma per avere un quadro preciso consiglio di mettersi comodi e di dare uno sguardo al listino, in fondo al quale sono riportate per filo e per segno tutte le caratteristiche tecniche della varie versioni.

DRIVE

L’assetto rialzato è un vero toccasana per la Mercedes GLA 2017. Da una parte regala alla macchina un’aria più importante e dall’altra permette al pilota una miglior visuale su ciò che accade attorno alla macchina. Certo, in manovra la visibilità resta limitata e fa piacere sapere che tra gli optional ci sia un sistema di telecamere che garantisce una vista a 360° dell’area circostante. Comunque sia, con una lunghezza di 442 cm, la GLA se la cava bene anche negli spazi stretti, per la gioia di chi si avventura nelle viette dei centri storici.

Uscendo dalla città e viaggiando su strade aperte, il quadro continua a restare positivo. Sarà forse anche un questione psicologica ma l’impressione è che le sospensioni filtrino meglio lo sconnesso e gli avvallamenti, migliorando il comfort di marcia. Ottima è pure la silenziosità, con l’abitacolo ben isolato dall’ambiente esterno anche alle andature autostradali. La maggiore altezza da terra porta poi con sé una scontata maggior agilità sui terreni dissestati. Al di là delle etichette, la GLA resta più una crossover che un vero SUV ma, con le sue caratteristiche, è molto versatile e dinamica anche fuori dall’asfalto.

Restando su strada, comunque, il fatto che l’assetto si alzi non ha particolari controindicazioni. Certo, la fisica non è un’opinione e, con il baricentro più alto, è automatico che la questa Mercedes diventi leggermente meno rigorosa nella guida sportiva. Tuttavia le differenze sono davvero minime ed è possibile togliersi delle belle soddisfazioni anche nella guida allegra, cercando di avere un’azione pulita e limitando le manovre brusche. il coricamento laterale è comunque limitato e la GLA si rivela sincera e e omogenea nelle reazioni, sempre ben controllabile sotto l’occhio vigile dei controlli elettronici. L’ultimo cenno è per questi ultimi e in particolare per la franata autonoma d’emergenza, molto utile a scongiurare incidenti ma talvolta anche fin troppo pronta a intervenire nelle situazioni critiche.

 

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