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Prova Peugeot 408, l’alternativa

La nuova 408 è senza dubbio una delle auto meno omologate in circolazione, progettata per chi non è stato contagiato dalla SUV-mania oppure se ne è appena liberato.

Quando Peugeot ha sviluppato la nuova 408, aveva in testa un’idea particolare. L’idea di un’auto unica, con forme che richiamassero il mondo delle fastback, un modello inedito per la Casa ma ispirato alla grande tradizione del design automobilistico. Una tradizione che, per tutti i modelli Peugeot nati con il numero “4”, ha quasi 90 anni e che i “genitori” della 408 hanno interpretato secondo le tendenze e i bisogni attuali.

Un po’ di storia

Il primo modello della “serie 4” fu la Peugeot 401 berlina (1934 – 1935), capace di innovare grazie alle sue ruote anteriori indipendenti, mentre la versione 401 Eclipse (1935), prima coupé-cabriolet di serie al mondo, tracciò una nuova strada nella storia dell’automobile.

Anche la Peugeot 402 (1938 – 1942) ha portato una novità, uno dei primi passi nella direzione dell’aerodinamica: raggruppava infatti i fari dietro la griglia della calandra per snellire il design e migliorare la penetrazione all’aria.

Resa famosa nella sua versione cabriolet dal fatto di essere l’auto guidata del tenente Colombo, la Peugeot 403 Cabriolet (1956 – 1961) è una delle numerose varianti della numerosa famiglia 403 (berlina, SW, furgoncino e pick-up), un’auto baciata da un grande successo commerciale.

Il pezzo forte della Peugeot 404 Coupé (1962 – 1968) è il design. La bellezza decisamente latina non poteva che essere scaturita dalla matita di Pininfarina, la cui collaborazione con la Casa francese ha raggiunto livelli molto alti.

La 405 Mi16 Le Mans (1993) è invece una serie speciale della mitica 405 Mi16 per celebrare la vittoria di Peugeot alla 24 Ore di Le Mans del 1993. E equipaggiata con il motore 2 litri 16 valvole da 160 CV della Mi16 standard e si contraddistingue per i rivestimenti in pelle e Alcantara, i cerchi in lega da 15″ e altri particolari.

Basta SUV…

Una delle motivazioni più forti che possono portare un automobilista a scegliere di sedersi al volante della nuova 408 è il desiderio di non cedere alla tentazione del SUV oppure la voglia di cambiare dopo averne già masticati e digeriti. Questo, però, senza rinunciare a una posizione di guida rialzata rispetto a una berlina o una station wagon. La Peugeot 408, infatti è più bassa di un SUV – a tutto vantaggio della dinamica di guida -, ma con un assetto rialzato e un’abitabilità notevole. A proposito di spazio, le sue dimensioni sono una carta di identità molto eloquente: lunga ben 469 cm, larga 186 cm e alta 148 cm, con un passo di ben 269 cm e luce a terra di 19 cm. Anche il bagagliaio ha una sua dignità, grazie ai 476 litri di capienza dichiarata e al completo rivestimento in moquette. Sui lati, in posizione comoda e pratica, sono presenti i comandi per sbloccare e reclinare i sedili posteriori.
Il design, lo affermiamo senza tema di smentita, è originale e a chi piace categorizzare diciamo che rientra nei canoni dei crossover fastback… Le linee tese, marcate e le superfici lavorate le danno un aspetto possente, sportivo e anche un briciolo di aggressività. A enfatizzare questo aspetto del carattere sono la calandra abbondante, i gruppi ottici anteriori con le “zanne” allungate, e le cosiddette orecchie di gatto sopra il lunotto, che hanno funzione aerodinamica di smorzamento dei flussi. I passaruota e i fascioni laterali e posteriore in plastica nera contribuiscono invece all’effetto “country“, anche se, a onor del vero, il paraurti posteriore ha un aspetto sin troppo grezzo.
Il risultato finale è comunque di qualità, tutto è curato, ben rifinito e gli accoppiamenti hanno ottime tolleranze. Notevoli anche i cerchi da 20″ della versione top, che sono caratterizzati da un disegno molto particolare (de gustibus…)

La vita a bordo

Lo abbiamo anticipato: la 408 è spaziosa e, seduti nell’abitacolo, si apprezza la distribuzione dei volumi interni. La vita è comoda anche per i passeggeri posteriori, che hanno luce sia davanti alle ginocchia sia sopra la testa (il tetto spiovente mangia comunque qualche centimetro rispetto a un SUV), condizione che rende piacevoli anche i lunghi viaggi. Non si sta male pure in tre, grazie alle dimensioni contenute del tunnel centrale. Un plauso alla scelta dei materiali e alle finiture, che danno una piacevole sensazione di accoglienza, mentre a isolare dall’esterno e ci pensa l’ottimo lavoro di insonorizzazione.

Sedendosi al posto di guida si apprezzano sia l’ergonomia dei sedili sia la posizione rialzata. Non pensate di essere al primo piano, come su un SUV, ma nemmeno a piano terra come su una berlina o sw… La seduta è garanzia di una buona visuale. La strumentazione è la classica iCockpit di Peugeot, con la possibilità di selezionare la “modalità ologramma”, molto scenografica. Ci è piaciuta meno, come al solito, la posizione del piccolo volante, tagliato nella parte superiore, che impalla la strumentazione, obbligando aa abbassarlo verso le cosce.

Convincente, invece, la sezione dedicata all’infotainment, piacevolmente minimalista rispetto a certe proposte ridondanti, della concorrenza… I comandi dello schermo touch sono facili da azionare e intuitivi nella loro funzionalità, inoltre troviamo sempre apprezzabile l’affiancamento dei comandi manuali relativi al volume e alla climatizzazione, così da poterli azionare senza distrarre lo sguardo da ciò che accade davanti a noi.

Niente Diesel

La scelta di Peugeot è stata drastica. La 408 è disponibile solo con una motorizzazione endotermica, PureTech benzina 3 cilindri, 1.2 litri e da 130 cv, e due motorizzazioni ibride plug-in, una da 225 cv e l’altra da 180 cv. Comune a queste ultime, la batteria agli ioni di litio con una capacità di 12,4 kWh (ricaricabile in 4 ore con la dotazione di bordo da 3,7 kW), capace di garantire circa 60 km di autonomia in modalità EV, quanto basta per muoversi in città solo in elettrico.

La versione che abbiamo provato era la più performante, ossia la 225 cv. Cominciamo quindi dal motore: è tanto e si sente. Il connubio con il cambio automatico a 8 rapporti, è eccellente e si traduce in un’erogazione corposa, ma fluida e senza buchi. Le modalità di funzionamento della power unit sono tre: EV, Hybrid e Sport. La prima lascia a riposo il motore termico e permette di percorrere circa 60 km, la seconda sceglie in autonomia come coordinare il lavoro dei due motori per la massima efficienza, la terza privilegia l’intervento del motore termico, chiedendo a quello elettrico un’iniezione di brio quando si spinge sul pedale del gas…

La dinamica di guida ci ha soddisfatti. La 408 è ben bilanciata, con un assetto che predilige il comfort ma non è cedevole, anzi, per avere a che fare con un peso non indifferente, regala anche una piacevole sensazione di rigore e agilità, quando si guida brillanti su strade contorte. Non si tratta di un SUV, quindi il baricentro è più vicino a terra e i trasferimenti di carico, comunque presenti, non sono mai eccessivi. Come detto, pur possedendo una buona dinamica di guida, la sua vocazione è quella della macina chilometri, che nel comfort e nel silenzio ci porta a destinazione, anche con la famiglia al completo e il bagagliaio pieno.

Quanto costa?

I prezzi della nuova 408, offerta nei tre allestimenti Allure, Allure Pack e GT, partono da 33.800 euro (per la versione benzina in allestimento Allure) e toccano i 48.000 euro (per la Ibrida da 225 cv in allestimento GT).

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