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Renault Energy dCi 160 Twin Turbo: doppio soffio

Il raffinato 1.6 td francese da 131 cv e 32,6 kgm beneficia della sovralimentazione a doppio stadio. La pressione massima d’iniezione tocca i 1.800 bar e il 4 cilindri eroga 160 cv e 38,8 kgm. Prestazioni degne di un 2.0 td, ma con consumi ed emissioni inferiori del 25%

Possiedi un diamante? Bene, adesso lavoralo per creare una gemma unica. Cosa otterrai? Un 1.6 td a doppia sovralimentazione. Almeno secondo Renault.

La Casa francese ha in gamma uno dei propulsori td più raffinati in circolazione. Si tratta, nel dettaglio, di un 4 cilindri in linea common rail di 1.598 cc accreditato di 131 cv e 32,6 kgm di coppia. Unità caratterizzata da un’architettura quadra dei cilindri, alesaggio e corsa sono pressoché coincidenti (80,0×79,5 mm), e, nell’ottica del contenimento dei consumi, dall’abbinamento della portata variabile della pompa dell’olio al ricircolo dei gas di scarico a bassa pressione (leggi l'approfondimento tecnico). In aggiunta, il sistema Thermomanagement favorisce il raggiungimento della temperatura ottimale del propulsore grazie a un’elettrovalvola nel circuito di raffreddamento, a valle della testata e del carter cilindri, che all’atto dell’accensione a freddo si chiude bloccando la circolazione dell’acqua intorno alle camere di combustione; ciò accelera l’aumento di temperatura del motore così da raggiungere rapidamente le condizioni ottimali di combustione. Raffinatezze meccaniche completate dal sistema di gestione, in base alle fasi di carico del 1.6 td, della turbolenza interna ai cilindri (swirl); ovvero della rotazione dell’aria in camera di scoppio, simile al movimento di un ciclone, che si sviluppa all’atto dell’aspirazione e si amplifica durante la compressione precedente la combustione.

Tutto ciò, però, a Renault non bastava. Ecco allora la soluzione: sovralimentazione a doppio stadio, ovvero due turbocompressori in sequenza chiamati ad agire il primo – di piccole dimensioni – ai bassi regimi (garantisce il 90% dei kgm sin da 1.500 giri/min), il secondo – più grande – ai medi e alti regimi. Soluzione che porta in dote una potenza massima di 160 cv e una coppia di 38,8 kgm. Valori degni di un 2.0 td, ma ottenuti a fronte di emissioni inquinanti inferiori del 25%. Il nuovo biturbo, il cui sistema di raffreddamento beneficia dell’esperienza Renault in Formula 1, debutterà in occasione del Salone di Ginevra per poi andare a equipaggiare le vetture francesi dei segmenti D ed E, ovvero berline di medie e grandi dimensioni.

 

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