Non è mai esistita generazione di Octavia senza una versione “pepata”. E mai nessuna Octavia è stata tanto cattiva quanto la RS 230 recentemente presentata al Salone di Ginevra.Disponibile in configurazione sia berlina sia wagon, l’RS 230 è proposta esclusivamente in abbinamento al noto 4 cilindri 2.0 turbo 16V a iniezione diretta di benzina portato dagli originari 220 cv agli attuali 230 cv. Un upgrade legato all’adozione del 2.0 TSI nello step solitamente appannaggio di Volkswagen Golf GTI Performance e che porta in dote uno scatto da 0 a 100 km/h in 6,7 secondi contro i 6,8 secondi della “normale” Octavia RS. Cresce anche la velocità massima, passata da 248 a 250 km/h a fronte di consumi pressoché immutati: 16,1 km/l. In aggiunta, debutta il differenziale anteriore a controllo elettronico – in assenza di un autobloccante di tipo meccanico, ormai una rarità, opera un evoluto sistema di controllo della trazione –, mentre il reparto trasmissioni propone, da tradizione, l’alternativa tra il classico cambio manuale a 6 marce e l’unità a doppia frizione DSG a 6 rapporti.Sotto il profilo estetico, l’RS 230 si distingue per i cerchi in lega specifici da 19 pollici, le pinze dei freni rosse e le finiture in pelle nera. Telaisticamente, come per la comune RS, si registra un ribassamento dell’assetto rispetto alle versioni standard di 12 mm per la berlina e 13 mm per la wagon, mentre non cambia lo schematismo delle sospensioni tipo McPherson all’avantreno e multilink al retrotreno. Ricca la disponibilità d’accessori in materia di sicurezza: fari bi-Xeno, avvisatore d’impatto imminente con arresto d’emergenza, mantenimento della corsia di marcia, monitoraggio della stanchezza del conducente, 9 air bag e gli immancabili ABS ed ESP. Skoda Octavia RS 230 raggiungerà le concessionarie a giugno.