Il vantaggio dell’elettrico è tutto nell’utilizzo. Solo se…
Quando invece si prende in esame l’utilizzo su strada (200.000 km in questo report), la ID.3 non solo azzera le distanze, ma si prende un vantaggio incolmabile. Durante la marcia, infatti, nemmeno un grammo di CO2 è rilasciato nell’aria; solo ed esclusivamente, sia chiaro, se si utilizzano fonti rinnovabili per la ricarica. Per fortuna, quest’ultimo è un aspetto su cui la UE sta spingendo moltissimo, visto che al momento una quota di elettricità deriva da fonti fossili. Quanto alle auto con motore endotermico, 21,8 t di CO2e per il Diesel e 24,4 t di CO2e del benzina.
“Spendere” oggi per risparmiare domani
In termini ambientali, l’auto elettrica alimentata da batterie agli ioni di litio è dunque da considerare come un investimento: quando la si ritira dal concessionario, al km 0 della sua vita, è infatti caratterizzata da una carbon footprint più pesante, che compensa però nel corso del suo utilizzo. Nello specifico, è proprio la produzione degli accumulatori al litio il passaggio che più grava sull’impronta di carbonio: per l’energia necessaria a costruire le celle ma anche per i processi a monte, come l’estrazione delle materie prime, la realizzazione del materiale catodico e l’utilizzo della grafite per l’anodo.
Tutto “è” CO2
L’impatto della produzione di un’auto elettrica
Il vantaggio dell’elettrica? Solo nell’uso
Il progresso nelle batterie e il dato mancante