PRESTAZIONI
Il pacco batterie delle ibride plug-in, “consistente”, permette di utilizzare motori elettrici di potenza piuttosto elevata. Il risultato lo si ritrova in prestazioni quasi sportive (a volte senza quasi), come confermano le tre auto di questo confronto.224 cv e 385 Nm di coppia per la MINI, che tocca i 198 km/h di velocità massima e scatta da 0 a 100 km/h in 6,8 secondi. E se vi state chiedendo il perché della “sproporzione” fra un’accelerazione da sportiva e una velocità di punta alla portata di auto molto meno potenti, la risposta sta nella natura stessa dell’ibrido.
Il motore elettrico, infatti, dà il suo importante contributo solo fino a una certa velocità (intorno ai 130 km/h circa). Da lì in avanti, l’endotermico se la cava da solo. E il 3 cilindri 1.5 turbo della MINI, più di tanto, da solo non può fare (detto che siamo ben oltre il consentito, dunque…).1.5 turbo 3 cilindri, lo stesso della MINI, con cui condivide buona parte della meccanica, per la BMW X1. Montato in posizione anteriore trasversale, eroga 125 CV e 220 Nm di coppia. Con il contributo dell’elettrico, i valori arrivano a 220 CV e 385 Nm. Le prestazioni? 193 km/h di punta e 6,9 secondi per lo 0-100 km/h.Più generoso il motore dell’Audi Q5, che è un 4 cilindri 2 litri, turbo. Lo stesso della VW Golf GTI, per capirci. In questo caso la velocità di punta (frutto del solo propulsore a benzina) è di 239 km/h, mentre lo 0-100 viene completato in 6,1 secondi. La potenza totale della Q5 50 TFSI e è pari a 299 cv totali, per 450 Nm di coppia.Si posiziona ancora una volta a metà la Volvo: come per la MINI, il benzina è un 1.5 3 cilindri turbo, capace di 180 cv. L’elettrico invece eroga 82 cv, per un totale di 262 CV e una coppia massima di 425 Nm. Le prestazioni? 0-100 in 7,3 secondi, velocità massima autolimitata (per precisa scelta di Volvo in favore della sicurezza) a 180 km/h.