Un mese insieme: molte giorni, molte ore, soprattutto moltissimi chilometri. Il modo giusto per gustarsi le qualità di quest’auto, oltre che per accorsegli degli inevitabili difetti, ben pochi a dire il vero, per un modello di certo non appariscente ma che a suo modo è stato capace di sorprenderci.LIVELa gamma SX4, che condivide impostazione e pianale con la Fiat Sedici, è ben organizzata: tre i motori, tutti quattro cilindri, due a benzina e uno a gasolio. I primi sono rispettivamente di 1.5 e 1.6 litri: il più piccolo punta sull’efficienza energetica; la potenza massima è di 112 cv, la coppia di 145 Nm, per consumi che nel ciclo combinato sono dichiarati in 6,1 litri per 100 chilometri. L’altro quattro cilindri a benzina, da 1.6 litri di cilindrata, ha 120 cv e 156 Nm di coppia; la fasatura variabile permette di ottenere un buon rendimento lungo l’intero arco d’erogazione. Per la trasmissione le opzioni sono due: cambio manuale a 5 marce oppure automatico a quattro.Il diesel, montato sulla SX4 protagonista di questa prova, è un common rail con distribuzione a sedici valvole e valori di potenza e coppia dichiarate più che discreti: 135 cv a 3500 giri/min e 320 Nm a 1550 giri, con trasmissione a 6 rapporti, cinque dei quali corti, per sfruttare al meglio la “schiena” del motore e arrampicarsi su ogni tipo di salita, e l’ultimo lungo, overdrive, per l’autostrada. Per quanto riguarda, invece, la trazione integrale, l’hanno a disposizione due versioni su sei, una a benzina, l’altra diesel. Capitolo allestimenti: quello base si chiama GL ed è comunque abbastanza ricco. Mancano gli alzacristalli elettrici posteriori, il volante non è rivestito in pelle, il climatizzatore è manuale; sulla versione 1.5 non sono previsti né gli airbag anteriori né l’ESP e il controllo di trazione.Decisamente invidiabile la dotazione dell’allestimento GLX, che di serie ha pressoché tutto ciò che si può desiderare su una vettura di questo tipo, tranne il navigatore satellitare che caratterizza l’allestimento al vertice, ossia il GLX NAVI+ della 2.0 diesel in prova. Nelle scorse settimane è stato inserita in listino una nuova versione, con il diesel di due litri ma con due ruote motrici, per offrire un’alternativa a chi non ha bisogno del 4×4. I prezzi vanno da 13.990 euro per la 1.5 a benzina, ai 23.685 dell’auto in prova.In Suzuki ormai ci hanno abituato ad auto che badano più alla sostanza che all’apparenza. Per questo non ci si deve sorprendere se la plancia non è certo avveniristica. In compenso, grazie alla disposizione razionale dei comandi, semplifica la vita al guidatore, che trova già sul volante cursori e pulsanti utili, ad esempio, per impostare il cruise control e gestire la radio. La strumentazione è ben leggibile in tutte le condizioni di luce, e anche impostare il climatizzatore automatico è molto rapido. Molto meno rapida è, invece, l’azione di sbrinamento dei cristalli: a motore freddo, di primo mattino e con la temperatura sotto zero, serve qualche minuto per cominciare a vedere fuori… In compenso gli specchi retrovisori esterni sono riscaldati. Il navigatore, di serie sulla versione GLX NAVI+, mette a disposizione uno schermo touch da 5” di diagonale ed è molto intuitivo nell’utilizzo; comodi anche l’ingresso USB e la connettività Bluetooth.I sedili sono abbastanza comodi: l’imbottitura non è certo morbida ma il sostegno risulta efficace, come le regolazioni, che includono l’altezza del sedile di guida. La zona posteriore può essere efficacemente configurata per il trasporto di oggetti ingombranti, grazie alla possibilità di abbattere uno o entrambi i sedili, anche se rispetto ad altri modelli del segmento SUV la funzionalità della SX4 potrebbe essere migliore, con più vani a disposizione.La trazione sui due assi è gestita secondo tre modalità, selezionabili con un tasto: 2WD, con la trazione sulle sole ruote anteriori, ideale per l’asfalto asciutto; 4WD Auto, con il sistema che sceglie come ripartire la trazione sulle quattro ruote: se il fondo è buono restano in azione soltanto le ruote anteriori, mentre in caso di slittamento di queste la coppia viene trasferita anche sull’asse posteriore; 4WD Lock, per il fuoristrada e le condizioni estreme, con la trazione costantemente su entrambi gli assi. Lo schema delle sospensioni è classico per questo tipo di veicolo: indipendenti di tipo MacPherson davanti e semplice ponte rigido dietro. DRIVEAll’accensione il diesel della SX4 è rumoroso, ruvido: lo si avverte “battere” dentro il cofano, almeno per i primi minuti. Poi si fa più silenzioso e fluido, ricco di coppia e ben valorizzato dal cambio a rapporti corti nelle prime cinque marce. Cambio che è preciso e poco contrastato negli innesti. La posizione di guida risulta comoda anche se non lascia spazio a grandi possibilità di personalizzazione, dato che il volante è regolabile soltanto in altezza.Nel traffico ci si muove con una certa agilità, facilitati dalla corretta resistenza dello sterzo e dal buono spunto del motore, che peraltro impone alla SX4 un aggravio di peso molto significativo rispetto al propulsore a benzina. La taratura delle sospensioni è sostenuta: sullo sconnesso il comfort resta comunque più che discreto, mentre tra le curve si apprezza questa scelta, con trasferimenti di carico limitati e un’apprezzabile efficacia in inserimento di curva. Anche fuoristrada, a patto ovviamente di non esagerare, la SX4 si difende bene, garantendo una trazione adeguata su fondi erbosi o fangosi come quelli dove abbiamo ambientato parte del servizio fotografico di questa prova.Nel complesso, quindi, la SX4 è un’auto che ben si adatta a condizioni di utilizzo anche molto diverse: dal traffico cittadino, dove mette in evidenza un’apprezzabile agilità, al fuoristrada leggero; dall’autostrada, dove la sesta marcia lunga permette di ottenere consumi ragionevoli, alle curve di montagna, un contesto nel quale sono invece i primi cinque rapporti, più corti, a rendere abbastanza scattante la SX4, nonostante il motore non brilli per allungo né per prontezza di risposta al gas.