fbpx

Prova Skoda Superb Wagon 2.0 TDI L&K DSG 4×4 – Eleganza messa in pratica

La Skoda Superb Wagon si rinnova ma non perde una virgola della sua nota praticità. Abbiamo provato la diesel più potente

Nel corso delle generazioni – siamo alla quarta – la Skoda Superb si è evoluta ed è diventata più raffinata nelle linee e più tecnologica nei contenuti, ma senza tradire il suo spirito originario: quello di una spaziosa vettura concepita all’insegna della funzionalità. Nata nel 2001 nelle vesti di berlina dotata di portellone, dalla seconda edizione del 2009 è stata proposta anche nella variante station wagon. Oggi, in Italia, Skoda commercializza soltanto quest’ultima sulla spinta di un dato di fatto: veniva scelta dal 98% dei clienti.

Diesel, benzina…

La Skoda Superb Wagon è parente stretta di altri vetture del gruppo VW, come per esempio il grande SUV Kodiaq o la Volkswagen Passat Variant: nasce infatti sulla più recente declinazione della piattaforma MQB, quella per i modelli con motori a combustione disposti trasversalmente. Motori che, nel nostro caso, sono tutti turbo a quattro cilindri in linea, e fra i quali non manca il diesel 2.0 TDI nelle declinazioni da 150 CV e da 193 CV. La più potente – sotto il cofano della Superb Wagon 2.0 TDI Laurin&Klement DSG 4×4 oggetto di questo test – è abbinata esclusivamente alla trazione 4×4, cosa che accade anche per la 2.0 TSI a benzina, che di cavalli ne ha 265.

…e anche due powertrain ibridi

Alle citate motorizzazioni se ne aggiungono due ibride, basate sul medesimo 1.5 a benzina. La più semplice è la mild-hybrid da 150 CV che equipaggia la Skoda Superb Wagon 1.5 TSI m-HEV. Questa sarà presto affiancata dalla 1.5 TSI PHEV che, come suggerisce la sigla, è un’ibrida plug-in: ha 204 CV complessivi e, grazie alla batteria da ben 25,7 kWh (ricaricabile anche in corrente continua con potenze fino a 40 kW), promette di poter percorrere un centinaio di chilometri mossa dal solo motore elettrico, che ha 115 CV e può spingerla fino a 140 km/h.

Skoda Superb Wagon: base, intermedia o super

Già l’allestimento base della Skoda Superb Wagon, denominato Selection, ha di serie, fra l’altro, un pacchetto di ADAS che comprende pure il cruise control adattivo e il mantenimento di corsia, la telecamera posteriore, il cruscotto digitale configurabile Virtual Cockpit, l’infotainment con schermo da 13” con navigatore, i cerchi in lega da 17” e la vernice metallizzata. L’intermedio Style è arricchito da accessori utili, fra i quali la telecamera a 360° e l’assistenza al parcheggio, e da dettagli estetici distintivi (per esempio i mancorrenti cromati). Infine, c’è il lussuoso Laurin&Klement, che aggiunge rivestimenti in pelle, poltrone con funzione massaggio avanzata (quella di base è di serie per tutte) e riscaldamento elettrico esteso al divano, fari con tecnologia led Matrix, cerchi da 18” anziché da 17” e molto altro ancora. Fra gli optional, l’head-up display e il tetto panoramico.

Prezzi a partire da 44.250 euro

La ibrida mild 1.5 TSI m-HEV Selection DSG, proposta a 44.250 euro, è la versione d’accesso alla gamma. Prezzi a partire da meno di 50.000 euro anche per le diesel da 150 CV, potenzialmente le motorizzazioni più appetibili per le flotte aziendali. Come si evince dalla tabella riassuntiva qui sopra, in cima al listino si colloca la prestante 2.0 TSI Laurin&Klement DSG4×4 da 265 CV (0-100 in 5,7 secondi e 250 km/h di punta).

All’insegna della praticità

Tutte le versioni della nuova Skoda Superb Wagon hanno il cambio automatico robotizzato a doppia frizione DSG, con 7 rapporti e paddle al volante. La nuova collocazione del selettore di marcia, ora sul piantone di sterzo, ha liberato spazio nel tunnel, dove trova posto anche la piastra di ricarica a induzione dello smartphone, che fornisce 15 W ed è dotata di sistema di raffreddamento ad aria aspirata; erogano invece 45 W le prese USB-C, abbastanza per alimentare un laptop. A proposito di funzionalità ritroviamo soluzioni note, come il portaombrelli celato nelle portiere o il raschiaghiaccio nello sportello di rifornimento, oltre a un nuovo accessorio per la pulizia del touchscreen.

Inediti gli “Smart Dial” nella consolle, tre piccoli schermi digitali tondi circondati da una manopola. Quelli laterali gestiscono la climatizzazione, mentre il centrale è configurabile e supporta fino a quattro funzioni, fra le quali la regolazione della velocità della ventilazione e quella del volume del sistema multimediale.

Articoli correlati
Prova BMW M5 G90: gioco di prestigio
Prova Mini Aceman - La giusta via di mezzo?
Prova Kia EV3 - Il SUV elettrico compatto che pensa in grande