DRIVE
Con tutto quel po’ po’ di tecnologia messo in campo da Renault, mettendosi al volante tutta l’attenzione è sin dai primi metri per la meccanica e l’elettronica che le gravita attorno. In questo senso, è giusto fugare subito ogni dubbio: dal posto di guida non c’è modo di cogliere che sotto il cofano gli ingegneri abbiano infilato qualcosa di complicato. La Renault Captur E-Tech è facile e pratica da usare come una qualsiasi auto a cambio automatico.
SILENZIO, SI VIAGGIA
La macchina prende vita nel silenzio più assoluto e una volta messo il cambio in D inizia a muoversi sempre in punta di… battistrada. Se si è impostata la modalità di guida EV, pistoni e bielle possono restare a riposo per diverse decine di chilometri. Anche quando però ci si sposta in modalità ibrida, l’entrata in funzione del motore termico è molto discreta, accompagnata una vibrazione quasi impercettibile e da un leggero aumento della rumorosità.
VENTO IN POPPA
L’elettronica rende ovattati avviamenti e spegnimenti. Solo affrontando tratti in pendenza può capitare di avvertire una scalata da parte del cambio, più con i timpani che non con un sussulto. La fluidità di marcia resta sempre esemplare, con una buona propensione al veleggiamento in rilascio, sempre che non si sia impostata la funzione B, che aumenta la ricarica rigenerativa e il rallentamento appena si solleva il pedale dall’acceleratore.
I DATI RILEVATI
Parlando di consumi, la Casa dichiara una media di 1,4 litri/100 km nel ciclo di omologazione, valore impossibile da replicare nella vita reale. Nel corso della prova su strada ho preferito rilevare con il computer di bordo i dati in due situazioni diverse, dapprima su un percorso collinare affrontato a batteria scarica e quindi in autostrada. Ebbene, anche facendo lavorare quasi a tempo pieno il motore termico, la Captur si è accontentata in entrambi i casi di 5,2 l/100 km, pari a 19 km/litro abbondanti. Davvero niente male.
MR MUSCOLO
Quando invece si schiaccia l’acceleratore con decisione, le risposte che si ottengono sono in generale rapide e vivaci. Talvolta la centralina impiega una frazione di secondo a leggere nel pensiero del pilota ma i 205 Nm erogati in modo costante dal motore elettrico assicurano poi rilanci brillanti. Giusto per dare qualche numero, lo scatto 0-50 km/h richiede 4,3 secondi mentre per passare da 80 a 120 km/h occorrono 7,5 secondi, valori di tutto rispetto.
SENZA FRETTA
La Renault Captur E-Tech non ha comunque velleità sportive. Batterie e sistema ibrido comportano un aumento di peso di un paio di quintali rispetto alle versioni turbodiesel, facendo fermare l’ago della bilancia a 1.564 kg. Questa massa si fa sentire un po’ nella guida più aggressiva, consigliando di adottare uno stile pulito se si vuole viaggiare spediti tra le curve. In ogni caso tutte le reazioni sono sempre graduali e la Captur si dimostra sicura e rassicurante. Parte del merito va anche alla scelta di una sospensione posteriore multilink in luogo di quella a ruote interconnesse delle Captur standard. Questo schema permette alle ruote di muoversi in modo può libero e di copiare meglio le sconnessioni dell’asfalto, mantenendo un miglior contatto con l’asfalto.