È inutile negarlo: ha dei difetti sostanziali che nemmeno il blasone BMW riesce a nascondere. Il paesaggio osservabile dall’abitacolo, ad esempio, è identico a quello che vedono gli altri automobilisti, per di più al volante di modelli meno nobili; non può essere cambiato nemmeno come optional! E gli interni in pelle? Non hanno alcun sapore; non si possono succhiare come un Chupa Chups. Come se tutto ciò non bastasse, aspetto a dir poco inaccettabile, il colore dell’auto non muta in base all’umore del guidatore. Eh sì, BMW 640d Gran Coupé è piena di difetti…Al di là dell’ironia, la versione quattro porte di Serie 6 Coupé rasenta la perfezione. Trovarle delle smagliature significa cavillare. Poche, pochissime vetture al mondo garantiscono un’abitabilità anteriore regale, e più che accettabile posteriormente, permettendo di scegliere se passeggiare nel massimo comfort o aggredire la strada con la ferocia d’una sportiva. Percorrendo, oltretutto, 17,5 km/l in media – un valore da utilitaria del decennio scorso – pur erogando 313 cv e 630 Nm di coppia. Costa cara? Regalata non è – il prezzo “d’attacco” sfiora i 91.000 euro –, ma si tratta di denari ben spesi.LIVEAnalogamente alle “sorelle” Coupé e Cabrio, Gran Coupé beneficia di un restyling di metà carriera – è stata presentata nel 2012 – che porta in dote un inedito paraurti, ritocchi di dettaglio a mascherina e logo dell’Elica nonché gruppi ottici full LED di serie. Cambiano i retrovisori laterali – più aerodinamici – e i terminali di scarico, ora di maggiore diametro e, per le versioni a benzina, corredati di valvole attive. Di dettaglio gli interventi in abitacolo, dove finiture nero lucido e rivestimenti in pelle ancor più raffinati che in passato si accompagnano all’aggiornamento sia del sistema multimediale Connected Drive sia della grafica dell’Head-Up display.Il Comfort? Non ha nulla da invidiare a Serie 5. La posizione di guida? Ampiamente personalizzabile e, da tradizione BMW, ribassata in chiave sportiva. L’abitabilità posteriore? Degna di nota a patto che il divanetto non ospiti Magic Johnson. Serie 6 Gran Coupé è la quadratura del cerchio: la linea non ha nulla da invidiare all’eleganza della “gemella” a due porte, lo spazio a bordo non richiede sacrifici e la fruibilità, anche quotidiana, è paragonabile a una comune berlina. Non a caso, negli Stati Uniti ha riscosso un incredibile successo. L’unica smagliatura, volendo porre questioni di lana caprina, è rappresentata dal rivestimento plastico del piantone dello sterzo, un po’ bulgaro alla vista. Per il resto, voto 30 e lode.DRIVEReattivo ai bassi, pressoché scevro da turbo lag, garante di una vera e propria eruzione di coppia ai medi regimi e, dulcis in fundo, forte di un allungo degno di un benzina. Ovviamente bevendo poco, dato che promette 17,5 km/litro. Il 6 cilindri in linea 3.0 turbodiesel common rail da 313 cv e 630 Nm appannaggio di 640d è semplicemente perfetto. In abbinamento al cambio automatico a 8 rapporti Steptronic del tipo mediante convertitore di coppia, consente di passeggiare in surplace o, affondando l’acceleratore con la grazia di un lottatore di sumo, scattare da 0 a 100 km/h in 5,4 secondi. Un tempo degno di una sportiva e superiore di un solo decimo all’analoga versione coupé. Un tempo, specie optando per la versione a trazione integrale xDrive, accreditata di uno 0-100 km/h in 5,2 secondi, identico alla concorrente Audi A7 Sportback 3.0 TDI quattro tiptronic (320 cv) e che permette di “sverniciare” l’eterna rivale Mercedes-Benz CLS 350 BlueTEC. La capostipite di tutte le coupé a 4 porte non va infatti oltre i 6,5 secondi, complice la minore potenza (258 cv) del 3.0 td.1.790 kg in configurazione a trazione posteriore. Un peso tra i migliori della categoria. Le rivali Audi e Mercedes si attestano, rispettivamente, a 1.895 e 1.770 kg. Quasi 18 quintali che 640d sembra non percepire affatto. Complici le sospensioni adattive Dynamic Damper Control e il sistema Adaptive Drive che include la stabilizzazione antirollio – optional a 4.080 euro, ma rinunciarvi sarebbe come andare a Gardaland senza salire sulle giostre! –, la coupé a quattro porte bavarese sfoggia un carattere degno di una sportiva. Nessun’altra vettura della categoria abbina un avantreno così preciso – il sottosterzo è frequente quanto una vincita al SuperEnalotto – a tanta rapidità nei trasferimenti di carico. Proprio nel misto stretto, vale a dire il terreno idealmente meno adatto a un’auto di oltre 5 metri, scava un solco rispetto alle rivali; forte di un coricamento laterale pressoché inesistente, di una larvata tendenza sovrasterzante e della precisa gestione manuale del cambio mediante le levette al volante, riuscirebbe a trasformare Gandhi in un guerriero Berserkr.Assetto Comfort Plus? Rilassati come sul tappeto volante di Aladino. Setup Sport Plus? Coltello tra i denti e ferocia a badilate. Con la stessa vettura; premendo un semplice pulsante a fianco del selettore del cambio. E l’elettronica, come direbbe il comico Giancarlo Calabretta, in arte Kalabrugovic, “mutaaa”! In effetti, i controlli di stabilità e trazione intervengono sì con precisione, ma progressivamente e senza uccidere sul nascere ogni velleità. Una caratteristica spiccatamente BMW. Potendo spendere, e non potrebbe essere diversamente trattandosi di un’auto da oltre 90.000 euro, è un must l’Integral Active Steering (2.040 euro), vale a dire la combinazione dello sterzo a servoassistenza e demoltiplicazione variabili con la sterzatura delle ruote posteriori che a bassa velocità ruotano (massimo 3°) in controfase e a velocità elevata in fase rispetto alle anteriori. Una soluzione tecnica che dona ulteriore dinamismo nel misto stretto senza alterare il feeling al volante.Stabile in velocità come un FrecciaRossa, complice l’interasse di ben 2.968 mm, è priva di difetti? Ni. Volendo cercare il pelo nell’uovo, l’impianto frenante, diversamente dalla parte telaistica, “sente” il peso prossimo a 1.800 kg. Forzando le staccate – espressione stridente con una vettura premium di oltre 5 metri –, il feeling al pedale scema ed emerge una discreta spugnosità. Perdonato questo, non esiste una buona ragione per non acquistare una 640d Gran Coupé. Ah, sì… forse una esiste. Non possedere i 100.000 euro necessari, optional tecnici inclusi, per uscire dalla concessionaria senza aggiudicarsi vitto e alloggio gratis a San Vittore.