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Prova Volkswagen Passat MY15

Iniezione di grinta e di lusso per la nuova Passat, che però non perde la proverbiale versatilità. Tra i motori, tutti Euro 6, spicca il 2.0 biturbo TDI da 240 cv. Alla guida convince. Da 28.200 euro

La nuova Passat è “il perfetto anello di congiunzione fra storia e tradizione di questo modello e il futuro stesso del brand”. A dirlo è Walter de Silva che, nonostante il nome che suona sudamericano, è italiano di Lecco: il gruppo Volkswagen l’ha portato in Germania ormai molti anni fa, dopo che era diventato famoso come designer di modelli importanti del gruppo Fiat come Alfa 156 e 147. Lui è indubbiamente di parte, visto che la nuova Passat ha preso forma proprio dalla sua matita, ma dopo averla ammirata e guidata nei due giorni di presentazione internazionale in Sardegna, crediamo di dovergli dare ragione.LIVECon la Passat di ottava generazione debutta la più recente versione di una vera bestseller mondiale. A oggi ne sono stati prodotti quasi 22 milioni di esemplari, comprese le versioni derivate vendute nei mercati extraeuropei. Anche se in Italia il segmento D di cui fa parte la Passat rappresenta una fettina di mercato che non raggiunge nemmeno il 4%, per l’immagine del Gruppo questo modello significa molto. Proprio dall’immagine comincia il rinnovamento della nuova Passat, che si scrolla di dosso quell’aria di auto anonima, buona per tutte le stagioni ma con poca personalità.La nuova Passat è realizzata sulla base della nota piattaforma modulare MQB, ma il progetto è nuovo: gli uomini di Wolfsburg hanno potuto cominciare a progettarla partendo da un foglio bianco, senza vincoli di alcun genere tranne appunto quello legato alla piattaforma. La lunghezza complessiva (477 mm) non cambia rispetto al modello precedente, ma il cofano è più basso e il parabrezza più arretrato; è cresciuto notevolmente il passo (79 mm) assieme al diametro delle ruote (disponibili fino a 19 pollici). L’altezza complessiva si riduce di 14 mm e la larghezza aumenta di 12 mm, a beneficio della sportività e della dinamicità delle linee. Anche il paraurti posteriore ha un taglio più sportivo ed è incattivito dagli scarichi trapezoidali cromati.Amplissima la gamma di motori, tutti Euro 6, che vanno ad equipaggiare la Passat 2015. I TDI spaziano dal 1.6 da 120 cv – più 15 cv rispetto all’entry level precedente – al 2.0 con 150 o 190 cv, sino ad arrivare all’inedito 2 litri biturbo da 240 cv e 500 (!) Nm di coppia. Il 2.0 TDI biturbo viene abbinato alla trasmissione DSG a doppia frizione a 7 rapporti (optional sulle altre versioni), alle sospensioni adattive e alla sola trazione integrale permanente 4Motion. Sul fronte dei motori a benzina sarà possibile scegliere tra il 1.4 da 125 o 150 cv, il 1.8 da 170 e il 2.0 da 220 o 280 cv, tutti a iniezione diretta sovralimentati mediante turbocompressore. A breve debutterà anche un’unità ibrida plug-in – con batterie ricaricabili mediante la comune rete domestica – che abbinerà il 1.4 turbo benzina (da 156 cv) a un motore elettrico, così da disporre complessivamente di 211 cv e 400 Nm (40,8 kgm) nonché di un’autonomia di 50 km a zero emissioni.Tre gli allestimenti, come da tradizione: Trendline, Comfortline e Highline. La dotazione di sicurezza appare particolarmente curata: non mancano sistemi come la frenata automatica in caso di collisione imminente e il monitoraggio mediante sensori e telecamere dei dintorni della vettura; ci sono inoltre importanti novità tecniche quali l’assistenza alla guida in retromarcia in presenza di un traino e l’assistenza durante la marcia in colonna. Funzione, quest’ultima, che sfrutta l’interazione tra cruise control adattivo e mantenimento automatico della corsia di marcia. Debuttano i gruppi ottici a LED di serie con tecnologia adattiva opzionale, servizi Internet dedicati, la tecnologia MirrorLink che permette di gestire le App degli smartphone mediante touchscreen, il sistema d’intrattenimento posteriore in collegamento wireless con i tablet e la navigazione (top di gamma) Discover Pro corredata di lettore DVD, sintonizzatore TV e display a colori da 8 pollici.La nuova Passat arriverà nelle concessionarie a metà novembre con prezzi che vanno dai 28.200 euro (29.400 la Variant) della versione 1.4 TSI Trendline ai 44.450 (45.450 la Variant) della 2.0 TDI biturbo.DRIVESistemiamo la borsa nel bagagliaio: sconfinato, sia quello della berlina sia quello della wagon che, grazie alle nuove proporzioni guadagna qualche punto passando dai 603/1.731 litri di capacità del precedente modello a 650/1.780. La seduta si è abbassata leggermente (10 mm) rispetto alla vecchia Passat, in linea con i nuovi canoni di sportività del nuovo modello e quindi, nonostante l’altezza complessiva si sia ridotta di qualche mm, l’altezza dell’abitacolo è rimasta invariata e la nuova Passat è in grado di accogliere tranquillamente passeggeri di tutte le taglie.A disposizione del nostro test ci sono le versioni 1.4 TFSI e la 2.0 TDI, entrambe da 150 cv, e la 2.0 TDI da 240. Basta uno sguardo tra il mio coéquipier e me e, con in mente i saliscendi dall’asfalto perfetto della Gallura, teatro della prova, scegliamo all’unisono la nuova versione biturbo. Scelta corretta, le sensazioni trasmesse non deludono le aspettative perché il nuovo quattro cilindri Volkswagen si dimostra un motore azzeccato da ogni punto di vista. Basta accarezzare l’acceleratore per far balzare la Passat biturbo fuori dalle curve e sentire i 240 cv e i 500 Nm che fremono sotto il cofano. Il nuovo TDI spinge regolare e forte ad ogni regime di giri e allunga in modo così deciso da sembrare un motore a benzina, fino a quasi 5.000 giri indicati. I consumi, vista tanta esuberanza? Se si tiene il piede leggero si riescono a percorrere anche 18 km con un litro di gasolio, mentre se ci si fa ingolosire dalla cavalleria a disposizione e si schiaccia un po’ di più, si scende rapidamente ai 12 registrati nel tratto della nostra prova percorso ad andatura allegra. Comunque un ottimo risultato a fronte di prestazioni così elevate. La versione quattro cilindri biturbo, dicevamo, è disponibile unicamente accoppiata al cambio DSG a doppia frizione a sette rapporti, uno dei sistemi più diffusi e più apprezzati, in particolare per quanto riguarda la velocità e la dolcezza degli innesti.Il nuovo 2.0 TDI biturbo è silenzioso e questo contribuisce a rendere il comfort di marcia elevato, come da tradizione Passat. Comfort cui guarda anche la taratura delle sospensioni, certo non rigide, che comunque si rivelano sostenute il giusto e si dimostrano adatte anche alla guida dinamica, soprattutto se affiancate dalla regolazione adattiva dell’assetto DCC (Dynamic Chassis Control) di seconda generazione, di serie sulla biturbo, che consente di scegliere tra tre modalità di marcia: Comfort, Normal e Sport. Di serie su questa versione c’è anche lo sterzo a demoltiplicazione e assistenza elettrica variabile, una novità per Passat.Per quanto riguarda le altre motorizzazioni, la 1.4 TFSI sorprende perché riesce a far dimenticare i quasi 15 quintali di peso della Passat: manca un po’ di potenza “sotto” rispetto al Diesel, è ovvio, ma questo motore è grintoso quanto basta e soprattutto ha un funzionamento molto regolare.La 2.0 TDI da 150 cv, infine, è la versione che probabilmente farà la parte del leone sul mercato: è il motore che più si addice a questo modello, visto l’ottimo compromesso tra prestazioni e consumi. La percorrenza media dichiarata è addirittura di 25 km con un litro di gasolio, mentre per quanto riguarda quella rilevata durante la prova, guidando senza troppa parsimonia abbiamo superato agevolmente i 15. Il cambio manuale è piuttosto preciso e non mostra incertezze ma forse, visto che funziona così bene, vale la pena di farsi inserire nel preventivo l’automatico DSG.Qualche volta è stato scritto che alle Volkswagen manca carattere: sono auto pensate e ragionate, funzionali ma poco emozionanti. Non è sempre così, tanto che a questa Passat è impossibile ascrivere questo difetto.

 

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