Dopo averla guidata sull’asfalto e sugli sterrati spagnoli, abbiamo portato la Seat Leon X-Perience, la nuova familiare sportiva tutto-terreno della Casa spagnola, sulle nevi austriache per verificare l’efficacia della trazione integrale 4Drive e del differenziale elettronico XDS.LIVELa base della X-Perience è la stessa della ST 4Drive, la wagon a trazione integrale permanente più sportiva della categoria – 27 cm più lunga della Leon 5p. – che beneficia dell’assetto rialzato di 15 mm.Il cuore della tecnologia Seat è una frizione multidisco a comando idraulico e controllo elettronico di nuova concezione: la frizione Haldex di quinta generazione che consente di distribuire la forza motrice in maniera variabile e continua tra le ruote anteriori e quelle posteriori. La procedura di regolazione continua viene effettuata da una centralina che prende in considerazione slittamento, condizioni di maneggevolezza e coppia trasmessa agli pneumatici.Nell’ottica della distribuzione del carico sugli assi, la frizione è posizionata all’estremità dell’albero motore, di fronte al differenziale dell’asse posteriore. All’interno si trova un pacchetto multidisco in bagno d’olio. I dischi metallici della frizione sono disposti uno dietro l’altro, a coppie. Un disco di ogni set è fissato alla scatola frizione, che ruota insieme all’albero di trasmissione principale; l’altro disco è invece fissato all’albero di trasmissione dell’asse posteriore.In condizioni di marcia normali, la frizione trasmette la maggior parte della potenza dal propulsore alle ruote anteriori. Se si verifica una perdita di trazione, un pistone comprime i set di piastre in modo controllato e la coppia viene gradualmente trasmessa alle ruote posteriori in pochi millisecondi. Un vantaggio non da poco di questo sistema rispetto a quelli utilizzati in precedenza dal gruppo Volkswagen è che la frizione di nuova generazione fa a meno dell’accumulatore di pressione, e risulta così molto più compatta e più leggera (-1,4 chilogrammi).DRIVEDelle qualità dinamiche della Leon X-Perience abbiamo già ampiamente scritto in occasione del test di ottobre. Ci era rimasto il dubbio di come si sarebbe comportata la familiare spagnola su neve e ghiaccio, una situazione frequente nel periodo invernale. Detto e fatto: vista la scarsità di neve al di qua delle Alpi, siamo andati in Austria, dove i fiocchi bianchi sono caduti più abbondanti e abbiamo potuto dare sfogo alla nostra curiosità.Com’è andata? La X-Perience, anche sulla neve, è sempre ben piantata a terra. La sensazione è che il sistema reagisca alle condizioni di scarsa aderenza in modo estremamente rapido, al punto che il momento in cui la trazione si trasmette anche alle ruote posteriori è impercettibile. Il risultato è che ad esempio le partenze in salita sono un gioco da ragazzi e la percorrenza delle curve è sempre sicura e precisa: anche pigiando a fondo sull’acceleratore in mezzo alla curva è davvero difficile, se non impossibile, farla “spazzolare”. Il merito non è solo della trazione integrale ma anche del sistema di differenziale elettronico XDS sui due assi: che non può essere mai escluso completamente e garantisce trazione a ogni ruota quando quella corrispondente sullo stesso asse inizia a slittare.Solo entrando in curva in modo molto spedito la X-Perience mostra un po’ di sottosterzo ma, a meno di disporre di gomme chiodate, si tratta di un comportamento normale sulla neve. E comunque, come ci spiega Peter Wyhinny, direttore Seat Italia e pilota amatoriale, su neve bisogna sempre tener presenti poche ma indispensabili regole: anticipare le manovre, essere dolci su freno e acceleratore e usare il freno motore in discesa.