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Test Volkswagen Polo GTI

Emozione o comfort? La Polo GTI riesce a offrire scampoli di bella guida, senza impegno. Siamo tornati a guidarla dopo la prima prova. Prezzo a partire da 22.350 euro per la 3 porte con cambio manuale

Una Golf? Quasi. O forse addirittura meglio. Dipende da cosa cerca chi sceglie la versione più sportiva di una gamma quanto mai completa e di successo. Già raccontata appena dopo l’arrivo sul mercato – tra inevitabili rimpianti per l’addio al motore 1.4 con doppia sovralimentazione – la GTI è arrivata in redazione appena prima delle ferie: non c’è momento migliore per dedicare tempo e chilometri a un’auto in prova, abbandonando i soliti itinerari per affrontare, come in questo caso, alcuni tratti di asfalto d’alta montagna.Der neue Volkswagen Polo GTIIl colpo d’occhio rischia di ingannare anche i più esperti: questa Polo GTI sembra proprio una Golf, soprattutto nella colorazione bianca, che contribuisce a rendere ancora più muscolose le sue forme da sportiva. Tanto meglio, la sensazione è positiva. Merito di dettagli ben studiati come la calandra e l’ampia griglia anteriori, il doppio terminale di scarico affiancato,i gruppi ottici LED opzionali e i cerchi di 17″ (canale di 7,5″ e pneumatici 215/40) da cui occhieggiano le pinze freno verniciate in rosso.Der neue Volkswagen Polo GTIL’abitacolo rafforza l’impressione, grazie all’immancabile rivestimento in tessuto a quadri Clark scelto per i sedili, con quelli anteriori in versione sportiva, regolabili e riscaldabili; il volante con cuciture rosse – richiamo cromatico che torna sulla leva del cambio e sui tappetini – , il battitacco, la pedaliera: sono molti gli elementi che con la tradizionale discrezione concorrono a creare la giusta atmosfera a bordo. Un’atmosfera carica di aspettative.Sotto il cofano il quattro cilindri TSI di 1.798 cc, sovralimentato, è capace di 192 cv di potenza e 320 Nm di coppia, a fronte di consumi ottimizzati rispetto all’unità di punta della precedente versione. Il cambio DSG a 7 rapporti con doppia frizione è la scelta più comune e ragionevole ma per i nostalgici resta la possibilità di optare per un funzionale 6 marce manuale. Le prestazioni dichiarate sono senza dubbio interessanti, con 236 km/h di velocità massima e 6,7 secondi per passare da 0 a 100 km/h. Impossibile rinunciare al tasto Sport Select opzionale, che in combinazione con lo Sport Performance Kit permette, come vedremo, di sfruttare al meglio la sportività della Polo GTI.Torniamo per un attimo al motore: il collettore di scarico è raffreddato ad acqua, il turbocompressore integrato nella testata. L’iniezione è diretta (200 bar di pressione) e indiretta, in modo da scegliere la soluzione più indicata nelle differenti condizioni d’uso; all’efficienza generale contribuiscono la fasatura variabile e il sistema deputato a ridurre il tempo necessario per raggiungere la temperatura ottimale, anche interrompendo del tutto il flusso del liquido di raffreddamento negli istanti successivi all’avviamento del motore.Der neue Volkswagen Polo GTIL’assetto ribassato di 15 mm rispetto alle altre Polo è incentrato su sospensioni anteriori McPherson e posteriori a ruote interconnesse, e si avvale di una specifica barra anteriore antirollio. Rivista l’assistenza elettromeccanica dello sterzo, con parametri più adatti alla vocazione sportiva di questa versione.Sport Select: è il primo tasto che viene voglia di premere una volta prese le misure della Polo GTI. Basta un tocco per modificare la risposta degli ammortizzatori, che diventa più rigida e controllata. Non basta: lo Sport Performance Kit abbinato cambia la sonorità allo scarico, che in un istante si fa più cupa e coinvolgente, nonché la logica d’azione del servosterzo, dell’acceleratore e del cambio DSG. In pratica ci si trova finalmente tra le mani l’attesa GTI. Per completare la mutazione non resta che disinserire l’ASC (antislittamento) con la pressione del tasto ESC, e premere ancora per tre secondi fino a passare alla modalità sportiva dell’ESC stesso. Senza dimenticare che a completare il pacchetto c’è il differenziale elettronico XDS+, che interviene sui freni delle ruote interne alla curva per aumentare la rapidità d’azione.Der neue Volkswagen Polo GTIIl motore quattro cilindri TSI non ama allungare verso la zona rossa del contagiri – a proposito, la strumentazione è in perfetto stile GTI – proponendo, piuttosto, una risposta gustosa ai medi regimi: il cuore così batte un po’ meno forte ma la resa complessiva ne risulta valorizzata. Specialmente lungo curve di medio e largo raggio la Polo GTI, ben assistita dal cambio DSG a doppia frizione con sette rapporti, permette medie di rilievo e regala emozioni, forte di un assetto indovinato perché mai troppo rigido. Per vivere appieno la “esperienza GTI” è indispensabile premere il pulsante Sport – che tra le altre cose commuta il DSG da D a S -, perché altrimenti i 192 cv di potenza restano così ben dissimulati da sembrare molti meno. Questo è il rischio che si corre con propulsori sempre più ecologici, parchi di carburante, alla portata di tutti persino nelle versioni sportive: un trend che appare ineluttabile.Anche i consumi rispecchiano i due ambiti d’azione elettivi della GTI: docile e parsimoniosa a ritmi blandi, diventa inevitabilmente meno economica quando se ne sfrutta l’indole nascosta. Difficile, comunque, andare oltre i XX litri per 100 km.Nella doppia natura è racchiuso il senso della Polo GTI. Non è una sportiva estrema, né vuole esserlo. Non è nemmeno l’auto di tutti i giorni, quella che rischia di diventare insipida passata la novità dell’acquisto. Comoda quanto basta per usarla senza patemi in città, capiente a sufficienza per trasportare due persone e (tanti) bagagli in vacanza, offre a partire da 22.350 euro (23.000 per la 5 porte, che diventano 24.500 con il DSG) la sensazione di poter trasformare un percorso banale in una esperienza di guida in qualche modo memorabile. E lo fa a un prezzo in linea con i contenuti tecnici, il blasone e le prestazioni. Per di più senza richiedere particolari qualità di guida a chi si mette al volante, visto che il comportamento dinamico resta sempre prevedibile: dal sottosterzo ai trasferimenti di carico quando si chiede tutto, non c’è situazione realmente critica. In linea con una filosofia di prodotto chiarissima, volutamente alla portata di molti potenziali automobilisti, senza però rinunciare a un pizzico di pepe. E andando così a stuzzicare chi trova l’attuale Golf GTI fin troppo addomesticata…

 

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