Enzo Ferrari fondò a Modena nel 1940 l’Auto Avio Costruzioni, dalle cui officine uscirono due spider realizzate con componenti d’origine Fiat. Il successo fu legato alle linee morbide e filanti delle biposto, opera della Carrozzeria Touring di Milano e ispirate all’Alfa Romeo 6C 2500 SS del 1939. Carrozzeria meneghina definita anche Touring Superleggera in omaggio alla tecnica costruttiva, introdotta nel 1936, che prevedeva l’abbinamento di una scocca in sottili tubi di acciaio a dei pannelli in alluminio. L’antenata della moderna scocca portante. E quando nel 1948 il Grande Vecchio volle cimentarsi nella produzione d’una vettura da competizione per la categoria Sport, decise di affidare il design di quella che sarebbe stata l’epica 166 MM Touring nuovamente alla realtà milanese.
Ora la Carrozzeria Touring è tornata. Specialista in one-off (esemplari unici su ordinazione), in vista del Salone di Ginevra propone l’evoluzione 2014 della concept Disco Volante su base Alfa Romeo 8C Competizione; l’iconica coupé Made in Arese a trazione posteriore e motore anteriore, più precisamente un V8 di 4,7 litri di derivazione Maserati accreditato di 450 cv. Le linee s’ispirano a una storica creazione del Biscione, più precisamente la 1900 C52 disegnata da Touring nel 1952 e soprannominata, appunto, Disco Volante. Analogamente al passato, i cerchi anteriori risultano parzialmente celati dalla carrozzeria, la linea è a goccia e i gruppi ottici posteriori sono tondi. E la carrozzeria? Fatta eccezione per alcuni componenti in fibre composite, l’alluminio fa da padrone. Secondo tradizione Touring.