fbpx

Toyota i-TRIL Concept: la mobilità del futuro

Abitacolo 1+2, meno di tre metri di lunghezza, propulsione elettrica e guida autonoma: ecco gli elementi costitutivi del veicolo del futuro secondo Toyota. La concept i-Tril, pensata per la mobilità urbana del 2030, si pone l’obiettivo di coniugare agilità, facilità di parcheggio e leggerezza, complici le dimensioni molto contenute e una massa nell’ordine dei 600 kg.Dimensioni ultra compatteImpossibile non pensare alla Renault Twizy. Rispetto al quadriciclo francese a zero emissioni, la i-Tril mira a garantire un comfort superiore e un comportamento dinamico non troppo distante da una vettura, sebbene le dimensioni ultra compatte la eleggano a possibile erede tanto delle auto tradizionali quanto dei mezzi a due ruote. La carreggiata è contenuta in 1,2 metri all’avantreno e 0,6 metri al retrotreno, mentre un giunto collega l’assale posteriore al corpo macchina, così da permettere l’inclinazione dell’abitacolo e della zona anteriore durante la percorrenza delle curve.Inclinazione laterale sino a 10°La possibilità di “andare in piega” ricorda le moto e rientra nella filosofia costruttiva denominata Active Lean; consente, nello specifico, di raggiungere un’inclinazione massima di 10° mantenendo un raggio di sterzata di quattro metri, a tutto vantaggio della manovrabilità. L’accesso all’abitacolo avviene mediante una coppia di portiere a farfalla – assenti nel caso della Twizy di serie – e vede lo schienale del guidatore ruotare verso la zona posteriore, così da agevolare l’entrata a bordo. La guida autonoma, un must per le auto del futuro, è presente e portata al massimo livello. In alternativa è possibile gestire personalmente il veicolo grazie ai comandi drive-by-wire, vale a dire con connessioni elettroniche anziché meccaniche, mentre tutte le informazioni di bordo sono accessibili mediante l’head-up display.Comandi interamente vocaliI comandi touch? Superati. Tutte le funzioni della i-Tril possono essere gestite vocalmente. L’elemento di maggior spicco consiste però nell’anticonvenzionale configurazione dell’abitacolo, con il guidatore che siede solitario anteriormente e due posti affiancati al retrotreno, dedicati a passeggeri che godono della massima visibilità. L’approccio ecologico del veicolo giapponese a zero emissioni viene infine rafforzato da interni in Alcantara, tessuto e radica ricavati mediante materiali riciclati. Sarà questo il futuro della mobilità?

 

Articoli correlati
Mini Aceman - Asso di... elettroni
Patente internazionale, ecco perché farla e quanto costa. La Guida Completa
Volkswagen ID.CODE: il SUV elettrico si fa "umano"