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Toyota WiLL Vi: l’auto più brutta del mondo

Epic fail della Casa nipponica, la compatta WiLL è restata sul mercato un solo anno. Un record negativo dovuto a una linea quantomeno discutibile…

È probabilmente l’auto più brutta del mondo. Tanto inguardabile da restare in commercio un solo anno: un record negativo pressoché ineguagliato nella storia dell’automobilismo. La Toyota WiLL Vi può essere considerata l’epic fail per eccellenza della Casa giapponese.ToyotaWiLLVi-003Le permesse del disastro erano già tutte nel team di lavoro alla base del progetto WiLL: un insieme di aziende e professionisti provenienti dai settori merceologici più disparati – inclusa la realizzazione di prodotti per l’igiene personale – che offrivano a grandi aziende consulenza e know how “inediti”, da applicare secondo la neonata filosofia ingegneristica Kansei. Una sòla di dimensioni bibliche. L’unico costruttore finito nella rete Kansei fu Toyota che, sulla base di vetture già esistenti, accettò di costruire tre modelli idealmente destinati a esplorare mercati sino ad allora alieni al brand del Sol Levante. Mercati che, è inutile ribadirlo, dopo la comparsa della WiLL Vi avrebbero molto probabilmente preferito tornare al calesse piuttosto che investire nella motorizzazione di massa.ToyotaWiLLVi-005Nata nel 2000 quale compatta e morta nel 2001 ad opera di un compattatore, la WiLL in versione Vi fu un mirabile esempio di follia automobilistica. Venne venduta esclusivamente in Giappone e, visto l’incredibile insuccesso del modello, ritirata con la massima velocità dal mercato. La linea, ispirata alla Citroën Ami 6 degli Anni ’60, riprendeva alcuni tratti stilistici del Buondì Motta e, molto probabilmente, delle case dei Puffi. Un’accozzaglia di pezzi ricomposti in stile Mikado. Il reparto sospensioni prevedeva un classico schema McPherson all’avantreno abbinato a una soluzione a ponte torcente al retrotreno, mentre sotto il cofano pulsava un 4 cilindri 1.3 benzina da 84 cv e 121 Nm di coppia che lavorava in sinergia con un cambio automatico a 4 rapporti.ToyotaWiLLVi-004Meccanicamente dignitosa e con un peso inferiore a 1.000 kg (950 kg per la precisione), poteva contare su di un unico optional: il tetto apribile in tela. L’originalità estetica trovava conferma in abitacolo, dove alle sedute tradizionali venne preferito un divanetto a due posti sia anteriormente sia posteriormente. Di conseguenza, il selettore del cambio era collocato al volante. La leggenda narra che i progettisti non riuscirono a convincere nemmeno i parenti più stretti ad acquistarla e i concessionari si rifiutarono nel modo più assoluto di esporla, costringendo Toyota alla commercializzazione mediante appositi store monomarca. Oggi non trova posto nemmeno nel museo del brand nipponico. Quando si dice indovinare un investimento…

 

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