Se non elettrifichi non vai da nessuna parte, letteralmente. Te lo impedisce la normativa europea, non certo la legge del mercato, che invece sarebbe andato avanti felicemente con Diesel e benzina tradizionali. Motori che peraltro hanno raggiunto un livello di sostenibilità ormai altissimo. Tant’è, comunque: con le normative sempre più stringenti, che di fatto stanno rendendo – e renderanno sempre più – economicamente insostenibile la produzione di motori endotermici senza una minima forma di elettrificazione, ecco che “piovono” ibride di ogni genere e grado, compresa la Golf ibrida.
Dunque non basta dire auto ibrida: ce ne sono di tre tipi. Mild, full e plug-in e dopo vi daremo tutti i dettagli. Per ora sappiate che Volkswagen ha scelto di optare per la prima, la più leggera, e per l’ultima, la più forte, anche per il suo modello più venduto: la Golf. Due varianti che peraltro si pongono alla base e al vertice della gamma per potenza e prezzo, GTI e R escluse.
- Come va la Golf 1.000 turbo
- L’autonomia elettrica della Golf plug-in hybrid
- Quale offre il comfort migliore
- Le grandi differenze di prezzo (che in realtà non sono così grandi)
- Le varie tipologie di ibrido
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