Abituatevi, abituiamoci: GTX sta alla ID.4 (ma anche alla ID.5 e presumibilmente a futuri modelli elettrici di Volkswagen) come GTI sta alla Golf. E se il percorso di elettrificazione del marchio, anzi del Gruppo tedesco, procede come pianificato, nel giro di non molti anni rimarrà soltanto GTX. Sì, spariranno anche GTD e GTE; a meno di clamorosi – e comunque da non escludere completamente – colpi di scena.Ma cosa significa concretamente GTX? Sulla ID.4, SUV elettrico medio da 4,6 metri di lunghezza, 1,85 di larghezza e 1,62 di altezza, vuol dire cerchi in lega da 20 pollici nell’esclusivo design Ystad, di serie, prese d’aria anteriori verniciate in nero lucido, tre LED sovrapposti nelle sottili prese esterne e fari a matrice di LED, sempre di serie. Non solo: la ID.4 GTX si distingue anche per i listelli sulle porte verniciati in tinta con la carrozzeria; solo i particolari nella parte inferiore della carrozzeria rimangono in nero “grezzo”. Il tetto e lo spoiler posteriore sono a loro volta neri, mentre il listello del telaio del tetto è antracite lucido. Disegnato specificamente il paraurti posteriore; sono ovviamente specfiche le targhette GTX su parafanghi, porte e parte posteriore. Il risultato? Discreto, nel pieno rispetto del “mood” Volkswagen GTI.
Quella sottile linea rossa
Un po’ più spinto, si fa per dire, l’interno: i più esperti colgono immediatamente il richiamo alla già citata Golf GTI nelle cuciture rosse dei sedili, che contrastano con il nero dei rivestimenti. Nero che è il colore predominante dell’abitacolo della ID.4 GTX, anche se non manca un abbinamento cromatico piuttosto singolare: la parte superiore della plancia e gli inserti in pelle ecologica nelle portiere sono in blu scuro X-Blue. Per il resto, l’abitabilità è uno dei punti di forza di questa auto: 4 adulti alti fino ai 185/190 cm viaggiano comodi, mentre in 5 è ovviamente richiesto qualche piccolo sacrificio in più a livello delle spalle. Il bagagliaio? 543 litri di capacità in configurazione 5 posti, 1.575 litri sfruttando tutto il volume fino al tetto.
Abbastanza agile, veloce, non ama le esagerazioni
La ID.4 GTX non sconfina oltre i “paletti” del mondo GTI non solo dal punto di vista estetico ma anche da quello del comportamento dinamico. Dopo una prova di oltre 100 km con “scalata” fino a 1.500 metri di quota, posso dire che la ID.4 è una vera… GTI. Tra le curve ci si muove rapidissimi, ma anche i meno esperti sentono di avere sempre il pieno controllo della situazione e le emozioni forti non sono fra gli obiettivi di questa auto. Le reazioni agli input di sterzo sono rapide ma non fulminee, il motore dedicato alle ruote posteriori aiuta a chiudere le curve quando si accelera, ma non si sconfina mai nel sovrasterzo di potenza.
Va forte “il giusto”
Per una “distorsione” del concetto di sostenibilità (per non dire contraddizione), siamo ormai abituati a considerare le elettriche come dei “dragster”, anche quando si tratta di berline e SUV da famiglia. Sì perché se lo scopo autentico di un’auto a batterie è quello di salvaguardare l’ambiente, non si capisce quale senso abbia accelerarla con la rapidità di un sasso lanciato da una fionda, a maggior ragione in considerazione del peso elevato causato dal pacco batterie.
Ok, le emissioni locali sono zero, ma si tratta sempre e comunque di uno spreco di energia, anche se ricavata da fonti rinnovabili. Tutto questo per dire che invece la ID.4 GTX è più coerente con lo scopo di un veicolo a batterie. Detto che le prestazioni sono di tutto rispetto – 6,2 secondi nello 0-100 km/h e 180 km/h di velocità massima autolimitata – i 162 Nm di coppia del motore anteriore e i 310 Nm di quello posteriore, per una potenza di picco di 299 CV, non fanno della ID.4 GTX un “dragster fine a sé stesso”. Volendo si va forte, ma non si lascia al palo una Porsche 911 (per dirne una) come fosse una vecchia utilitaria con motore aspirato a gasolio.
Comfort elevatissimo, la ID.4 GTX soffre solo le buche più secche
In quanto tale, su un’auto elettrica non c’è traccia di rumore di motore, se non in fase di rigenerazione. Una regola a cui la ID.4 GTX non fa eccezione, così come non fa eccezione a una certa insofferenza per le asperità più secche, che generano qualche scossone all’interno dell’abitacolo. Nulla di tragico, ma un SUV di pari dimensioni a benzina o a gasolio, pesante circa 600 kg in meno, isola meglio dalle irregolarità più “brevi e spigolose”.
Autonomia, efficienza, prezzo
L’autonomia della ID.4 GTX? 480 km quella dichiarata, secondo il ciclo WLTP, nell’utilizzo medio fra città, extraurbano e autostrada. Un valore che non ho avuto modo di verificare in condizioni “normali”. Primo perché il percorso è stato soprattutto extraurbano, prima tutto in salita e poi tutto in discesa. Secondo perché la temperatura era particolarmente fredda: tra 2,5°C e -3,5°C. Risultato: 24,4 kW/100 km, per un’autonomia – in queste condizioni – di circa 315 km (data la batteria dalla capacità netta di 77 kWh). Il prezzo base della ID.4 GTX è di 54.650 euro.