fbpx

Volkswagen Polo BlueGT

Cattiva ma non cattivissima: la Polo BlueGT è pronta ad arrivare sul mercato. Una quasi-GTI con la possibilità di ... dimenticarsi a casa due cilindri

Sportiva in giacca e cravatta: più di una volta si è definita così un’auto che vuole osare ma non esagerare; conquistare ma non spaventare. E, più prosaicamente, vendere in nome della quadratura del cerchio. L’introduzione della Polo BlueGT da 140 CV sembra regalare alla compatta di casa VW  il giusto raccordo tra i 105 CV della briosa 1.2 TSI e i 180 esuberanti CV della GTI. Ma non è una semplice questione di numeri…Il 1.4 TSI della famiglia EA211, come accennato, sviluppa 140 CV: non è il dato di potenza di questo propulsore (declinato in varie cavallerie su parecchi modelli del gruppo Audi-VW) quanto la sua vocazione ecologica. E’ il primo del segmento B a disporre della tecnologia di disattivazione dei cilindri, battezzato Active Cylinder Management e finora riservato ai mezzi di cubatura maggiore. Prossimamente sarà montato sulla neonata Audi A3: niente di cui stupirsi, visto che su questo propulsore si punta parecchio ai piani alti di Wolfsburg e Ingolstadt.Stando ai dati dichiarati, il consumo della Polo BlueGT (che raggiunge i 210 km/h e passa da 0 a 100 km/ in 7″9) con cambio manuale si spinge fino a 4,7 litri per 100 km; le emissioni sono pari a 108 g/km di CO2. Con il cambio a doppia frizione DSG si migliora ulteriormente: 4,5 litri per 100 km (105 g/km di CO2).L’Active Cylinder Management è attivo tra i 1.250 e i 4.000 giri: in questo range, funzionano i due cilindri esterni, mentre quelli interni sono disattivati. Il vantaggio è quantificato in 0,4 litri di carburante per 100 km, che possono arrivare a 1 litro in condizioni favorevoli (50km/h costanti in terza o quarta marcia). Il passaggio dal funzionamento da 2 a 4 cilindri e viceversa avviene in un lasso di tempo compreso fra 13 e 36 millisecondi; in condizioni di guida non uniforme (urbano e guida sportiva) il sistema non è attivo.Un’idea, quella dei cilindri a mezzo servizio quando serve, non nuova: frugando nel cassetto della memoria, riemergono un migliaio di esemplari di Alfetta CEM (Controllo Elettronico Motore) che, nell’anno di grazia 1982, adottavano un sistema di iniezione elettronica modulare. In grado, cioè, di tagliare l’alimentazione a due cilindri su quattro riducendo i consumi. Trent’anni fa era l’Alfetta dei tassisti. Oggi, forse una delle muse ispiratrici della Polo BlueGT.La caratterizzazione estetica della nuova Polo con cuore eco-sportivo prevede cerchi in lega da 17″, terminale di scarico cromato, spoiler posteriore, paraurti con un accenno di diffusore e minigonne laterali. Questo per la parte sportiveggiante. Per la componente-risparmio, la BlueGT strizza l’occhio alle Polo BlueMotion, a partire dalla carenatura del sottoscocca fino all’assetto ribassato di 15 mm. L’obiettivo è minimizzare la resistenza all’avanzamento, per fissare le idee. La Polo Blue GT è pronta al debutto, per ora solo in Germania dove sarà venduta a 19.650 euro.

 

Articoli correlati
I motori alla Milano Design Week 2024
Parco auto italiano sempre più vecchio: ma anziché comprare si sceglie sempre più il noleggio
Alfa Romeo: non va bene Milano? Allora “Alfa Romeo Junior!”