La politica di Volkswagen è chiara: diversificare il più possibile l’offerta dei suoi SUV per venire incontro alle esigenze di un pubblico sempre più vasto ed esigente. È in quest’ottica che si spiega l’arrivo di un modello inedito, che si inserisce in catalogo tra la Tiguan e la Touareg. Si tratta della Tayron e – di quest’epoca la cosa fa un certo scalpore – non è una macchina elettrica. La sua gamma prevede infatti versioni mild hybrid e plug in hybrid, oltre che a benzina e – c’è quasi da non crederci e da festeggiare – anche a gasolio.
Tratti di famiglia per la Tayron
Da un punto di vista estetico la nuova Volkswagen Tayron mostra un chiaro family feeling con le due sorelle citate. A fare da denominatore comune sono per esempio il muso imponente e il motivo nero che attraversa tutta la parte inferiore del frontale. Questa soluzione è riproposta anche dal fascione posteriore. Nella fiancata a catturare lo sguardo sono invece la nervatura che definisce i parafanghi posteriori e, poco più sopra, un montante C molto slanciato. Parlando di dimensioni, la Tayron è lunga 477 cm, larga 185 e alta 166. Il passo è invece di 279 cm. Interessante è anche il dato relativo al Cx, che è di 0,28.
Parola d’ordine: versatilità
La Tayron si può scegliere sia a cinque che a sette posti, ottenuti con l’aggiunta di una coppia di sedili supplementari nella zona del bagagliaio. A proposito, nel primo caso la capacità di carico va dagli 885 ai 2.090 litri. Tali valori scendono a 705 e a 1.915 litri per gli esemplari eHybrid, ossia ibridi plug-in. Le vetture con la terza fila di sedili a scomparsa hanno invece un volume utile che passa dai 345 agli 850 e ai 1.905 litri a seconda che a bordo ci siano 7, 5 o 2 persone. La capacità di traino è di 2.500 kg mentre sul tetto si possono caricare fino a 100 kg.
Un ambiente digitale
Anche a livello di arredi la Tayron ripropone, evolvendoli all’insegna della modernità, stilemi tipici VW. La plancia mostra forme lineari e pulite, con l’immancabile accoppiata di schermi digitali. La strumentazione è da 10,25 pollici mentre l’infotainment sfrutta display da 12,9 o 15 pollici a seconda degli allestimenti. Nella parte bassa del touch screen si trovano i comandi della climatizzazione e il pulsante Home. Scendendo ancora più in basso ci sono i cursori touch retroilluminati per gestire la temperatura e il volume dell’audio. Una presenza utile è quella del manopolone multifunzione sul mobiletto centrale, con cui si selezionano anche le modalità della eventuale trazione integrale. La rotella dà accesso pure alle cosiddette Atmospheres, che adattano al volo l’ambiente interno a livello di luci e suoni.
Un’ampia scelta
La gamma della Tayron è composta da ben sette diverse motorizzazioni, delle famiglie eHybrid, eTSI, TSI e TDI. Nel dettaglio, Volkswagen venderà la nuova Tayron con due powertrain ibridi plug-in (eHybrid da 204 e 272 CV, con un’autonomia elettrica di un centinaio di km), un mild hybrid (1.5 eTSI da 150 CV), due unità turbobenzina (2.0 TSI da 204 e 265 CV) e due turbodiesel (2.0 TDI da 150 o 193 CV). In tema di trasmissione, i due turbobenzina non elettrificati e il turbodiesel più potente sono abbinati alla trazione integrale 4Motion. Le altre versioni sono invece a trazione anteriore. Tutte le Tayron hanno il conosciuto cambio automatico a doppia frizione DSG, con sei o sette marce a seconda del motore cui è abbinato. Il listino prezzi è ancora da definire, ma si sa che la Volkswagen Tayron sarà declinata in tre livelli di allestimento, Life, Elegance e R Line.