Sembra quasi che Audi e Volvo si siano messe d’accordo, o che si volessero fare un “dispetto”. Il giorno del debutto della Q8 e-tron coincide infatti con quello della EX90. Due auto che non sono in concorrenza diretta, l’Audi è più sportiva, ma non si rivolgono nemmeno a due tipologie di cliente così diverse, a partire dal fatto che sono entrambe 100% elettriche. Detto questo, vediamola più da vicino la novità della Casa svedese. Per prima cosa, le dimensioni sono importanti: 5,03 metri di lunghezza spalmati su 2,98 metri di passo; quanto basta per trovare posto a tre file di sedili e sette persone. Esteticamente, pur proponendo temi classici comuni a tutte le elettriche – le griglie chiuse – la EX90 si identifica subito come una Volvo, in virtù soprattutto dei gruppi ottici e dell’andamento della linea di cintura.
Abitacolo (ancor più) minimalista
Il design di interni delle Volvo è da sempre un azzeccato mix di minimalismo e ricercatezza, quello della EX90 evolve i concetti tradizionali estremizzando la pulizia delle linee, disegnate attorno al display centrale verticale da 15”. Un maxi schermo all’interno del quale si trovano anche i comandi del climatizzatore, mentre al guidatore – un po’ come accade sulle elettriche MEB del Gruppo VW – è dedicato uno schermo orizzontale più piccolo, con le sole informazioni fondamentali per la guida. Nel tunnel centrale spicca l’unico comando fisico, ovvero il controller della trasmissione, visto che anche i comandi sul volante sono a sfioramento. Di alto livello come da tradizione i materiali e le finiture, con il legno e i tessuti che hanno una provenienza sostenibile certificata, esattamente come il nuovo materiale Nordico, sviluppato a partire da materiali plastici riciclati.
Google alla base di tutto
Abituiamoci perché difficilmente si tornerà indietro: Volvo, come Renault e pochi altri, per ora, ha scelto di demandare totalmente a Google il sistema di infotainment della vettura. Un gran vantaggio per chi fa già parte dell’ecosistema, un vantaggio anche per chi usa Apple che si trova ad avere a che fare con una piattaforma che – senza offesa per nessuno – è mediamente più rapida e intuitiva di qualsiasi altra sviluppata da una Casa automobilistica. Ecco dunque che sulla EX90 lo smartphone si potrà utilizzare come chiave, per programmare ricariche, per dare il via agli aggiornamenti over-the-air e per i pagamenti.
Google anche per la ricarica
Più avanti verrà anche implementata la funzione Plug & Charge, che servirà ad avviare automaticamente il riconoscimento dell’utente e il pagamento quando viene collegato il cavo di ricarica. La scelta di affidarsi a Google e la presenza della connettività 5G facilitano parecchio la ricerca dei punti di ricarica sulla mappa e l’integrazione di questa informazione nella pianificazione dei viaggi, in funzione ovviamente dell’autonomia residua. Volvo ha inoltre predisposto la EX90 per la carica bidirezionale e in un secondo momento arriverà una wallbox specifica per restituire elettricità alla rete.
Motori, batteria, autonomia
Due le varianti di powertrain previste inizialmente: Twin Motor e Twin Motor Performance. Entrambe, come suggerisce il nome, propongono un’unità elettrica per asse e, quindi, la trazione integrale. La Twin Motor offre 408 CV e 770 Nm di coppia massima, tocca i 100 km/h da fermo in 5,9 secondi e vanta un’autonomia dichiarata di circa 600 km nel ciclo WLTP.
La Twin Motor Performance eroga invece 517 CV e 910 Nm di coppia; liquida lo 0-100 km/h in 4,9 secondi e promette un’autonomia di circa 590 km nel ciclo WLTP. Entrambi i modelli sono autolimitati a 180 km/h (come tutte le Volvo più recenti, per motivi di sicurezza e montano batterie da 111 kWh (107 netti); la potenza massima di ricarica è pari a 250 kW e permette di passare dallo zero all’80% in soli 30 minuti.
Tutto vede e prevede (quasi, certo)
Volvo è sinonimo di sicurezza, da sempre. Volvo EX90, che rappresenta il punto di arrivo delle ricerche della Casa svedese nel corso di svariati decenni e il punto di partenza della Volvo che sarà, non poteva che alzare l’asticella. Innanzitutto, l’auto è già predisposta per i sistemi di assistenza alla guida di Livello 3 (che non si possono utilizzare in tutti i Paesi) e a tal fine Volvo ha già integrato sulla EX90 i sensori necessari, come per esempio il Lidar sul tetto. In generale, l’obiettivo è quello di ridurre del 20% il numero di incidenti gravi e con conseguenze mortali, grazie al lavoro combinato di tutti gli apparati di sicurezza attiva e passiva. Per farlo, il monitoraggio non è solo esterno ma anche interno: è stato infatti introdotto un radar per l’abitacolo che è capace di rilevare anche i movimenti millimetrici, al fine di azzerare il rischio di lasciare a bordo bambini o animali.