fbpx

3T Exploro Ultra, il lato sporco del Gravel

Exploro, la bicicletta gravel di 3T, si distingue da tutto ciò che c'è sul mercato, nata dalla convinzione che l'efficienza aerodinamica sia fondamentale anche in questa disciplina. La nuova Exploro Ultra applica questo concetto all'estremizzazione dell'indole off-road e si sviluppa intorno al concetto di gomme di larga sezione.

Ora la famiglia Exploro è al completo. La nuova Ultra affianca infatti Pro/Team e Racemax, e rappresenta la versione più estrema (in senso offroad) delle gravel bike figlie di Gerard Vroomen, ingegnere olandese ex Cervélo e attuale head of design di 3T.

Hard Gravel

Exploro Ultra è una estremizzazione del concetto di Gravel secondo 3T: si differenza dalle altre due versioni perché il suo telaio in fibra di carbonio è disegnato aerodinamicamente per lavorare al meglio con pneumatici di sezione generosa (fino a 61 mm, montando ruote 650b). Più nello specifico, significa che il tubo diagonale e il tubo verticale sono sagomati per generare meno turbolenze possibili quando si montano coperture di sezione “importante”, che predispongono una bici del genere all’hard gravel, a un gravel che quasi sconfina nel mountain biking.

Aero Gravel

Dal primo giorno in cui gli ingegneri 3T hanno messo su un foglio i primi schizzi del progetto Gravel, questo era già intriso della filosofia del marchio di Presezzo (a Bergamo). Un credo che ne ha da subito guidato l’unicità: una bici gravel ad alte prestazioni deve rimanere tale non solo sulla ghiaia, ma anche sull’asfalto. Altrimenti l’alternativa per il solo off-road esiste e si chiama mountain bike. Ergo, per rendere divertenti le uscite su ghiaia, questo genere di bici deve eccellere sull’asfalto. Questa l’indole originaria della prima Exploro, questo lo stesso pedigree della Exploro Ultra, con la peculiarità che qui l’aerodinamica è ottimizzata per coperture da 61c montate su ruote da 27,5″.

Gravel e sospensioni? No, grazie

Exploro è figlia di una convinzione. «Le sospensioni attive sottolineano gli uomini 3T non hanno molto senso. Ricordate come vogliamo garantire il divertimento sulla ghiaia? Questo significa che abbiamo bisogno di velocità su strade asfaltate. L’aggiunta di peso e complessità attraverso la sospensione non aiuta. Certo, potrebbero esserci tratti fuoristrada un po’ più veloci con le sospensioni, ma vale la pena rallentare su strade asfaltate? Misurato nel tempo, probabilmente non nella maggior parte dei casi (e anche allora, qual è il punto? Essere a casa prima?) Ma ancora più importante, rinuncerai al divertimento lastricato in cambio di cosa? Le cose fuoristrada sono divertenti a prescindere, non c’è bisogno di aggiungere sospensioni per divertirsi».

Questione di gomma

In 3T hanno dunque deciso di demandare il compito di assicurare comfort e prestazioni off-road alle gomme, che sono poi le prime sospensioni di una bicicletta… Montare pneumatici da 61 mm di sezione aggiunge comfort e aderenza incredibili. O, ancora, passare da uno pneumatico da 40 mm o 50 mm, a uno da 61 mm è un punto di svolta. Permetterà di guidare di più e affrontare percorsi anche tecnici. Tutto questo, ancora una volta, con grande giovamento per il fattore divertimento. Che, appunto, è il concetto primario in cui affonda le radici la filosofia del Gravel.

Articoli correlati
Mercato bici: il 2023 perde il 23%, ma c'è fiducia per il futuro
Suzuki Bike Day 2024, sulle strade del Tour
Ekar GT e Zonda GT, il Gravel di Campagnolo