Un progetto nato nel 2001 e portato avanti con 12 anni di ricerche e test condotti sia su strada sia nel Mondiale MotoGP. Nel 2003, al Sachsenring, con il supporto di John Hopkins Alpinestars mise in campo un sofisticato sistema di misurazione delle forze e delle dinamiche che si generano durante una caduta: tutti i dati raccolti da allora erano rivolti a sviluppare un air-bag che potesse permettere a chiunque, in qualsiasi situazione, di beneficiare di un sistema di protezione cruciale.Da oggi, anche se la tecnologia è stata ufficialmente presentata alla fine dello scorso anno, questo è possibile: il sistema Tech-Air oltrepassa i cordoli delle piste e si rende disponibile a tutti. Non importa che siate alla guida di uno scooter fra i semafori della città, su una pista di terra nel Nordafrica o lungo una highway negli Usa. L’air-bag messo a punto da Alpinestars funziona in modo indipendente dalla motocicletta, non avendo bisogno di interfacciarsi con alcun sensore montato sul mezzo. L’algoritmo che governa il suo cuore elettronico lo rende autonomo e per poterne beneficiare è quindi sufficiente indossare una delle giacche compatibili con il suo alloggiamento. Questo significa che, anche partendo per una vacanza con moto a noleggio o prendendo parte a un test ride, basterà mettere in valigia il proprio capo Air-Tech per contare sempre sulla sicurezza di un sofisticato air-bag.