Urs è il nome tipicamente svizzero con cui BMC ha voluto battezzare la sua prima Gravel e lo si trova nascosto nella parola UnReStricted, “senza limitazioni”. Urs è infatti una piattaforma dedicata a tutto ciò che sta tra il backcountry senza limiti e le gare Gravel più estreme, quello che il marketing rossocrociato ha ribattezzato Gravel+.
APPROVATA DALLA COMMUNITY
Con il lancio della Urs, BMC ha esplorato contesti nuovi, sia in quanto a segmento (è la prima gravel di Mart Otten) sia in quanto a innovatività dell’approccio: a decidere le sorti del prototipo messo in strada dai progettisti è stato infatti il WEB, attraverso la piattaforma Open Innovation di ISPO. Come? Selezionando tre rider per un programma di test, durato molti mesi, in sella al prototipo della Urs, finalizzato alla raccolta dei loro giudizi e consigli prima del lancio ufficiale della bici.
OBIETTIVI COMUNI
Nel corso dello sviluppo, i progettisti BMC hanno seguito tre strade, per soddisfare le richieste di tre principali utenti: gli agonisti ambiziosi, gli avventurosi macinachilometri, i cicloturisti viaggiatori. Ad accomunarli, la necessità di comfort e di grande trazione. Risultato: telaio e forcella in fibra di carbonio con layup specifico per Gravel, reggisella con sezione D-Shaped e soluzione Micro Travel Technology (MTT) sui foderi per garantire sia assorbimento strutturale sia 10 mm di escursione posteriore. Anche la geometria, denominata Gravel+, è studiata ad-hoc ed è caratterizzata da un angolo sterzo aperto (70°) e un reach generoso abbinato a un attacco manubrio corto (55 o 70 mm) per ottimizzare controllo e risposta.Inoltre, la Urs ha un passaggio ruota che permette di montare pneumatici fino a 45 mm di sezione.
DETTAGLI DI STILE
Caratteristiche tecniche