Sono ben 25 i progetti che il Ministro francese Frédéric Cuvillier ha proposto ed istituito, per agevolare chiunque utilizzi la bicicletta come mezzo di trasporto nella propria quotidianità. Non solo zone a traffico limitato, programmi di formazione e parcheggi dedicati, ma anche una serie di servizi digitali esclusivi per ciclisti, e una vera e propria forma di “ecoincentivo”. Chiunque sia disposto, infatti, a utilizzare la bicicletta al posto dell’auto per recarsi al lavoro, riceverà dal proprio datore di lavoro una mini-indennità di 0,25 € a chilometro, senza contare i vantaggi di cui godrà il ciclista a livello di salute e di forma fisica (che il Ministro ritiene, giustamente, non quantificabili). Certamente un utilizzo più diffuso della bici porterà dei vantaggi ai soggetti utilizzatori, ma non solo: come sottolinea ancora il Ministro Cuvillier, anche la qualità dell’aria ne beneficerà grandemente. Per non parlare del circolo virtuoso che si creerebbe a livello economico, in un settore come il ciclismo, che ogni anno genera, nella sola Francia, un giro d’affari di 4,5 miliardi di dollari e dà lavoro a 35.000 persone. Il trasporto pubblico, nel progetto ideale del Ministero per l’Ecologia, dovrebbe lavorare in sinergia con questa tendenza: parcheggi dedicati alle bici saranno dislocati in prossimità di stazioni ferroviarie e della metropolitana, e le sanzioni per chi lascia la propria auto sulle piste ciclabili saranno inasprite. Non sappiamo come lo esprimerebbero i cugini d’Oltralpe, ma a casa nostra si direbbe: ”Hai voluto la bicicletta? E adesso, pedala!”