NIENTE RIBOLLITA
Nonostante il ritardo, l’agognato ristoro non è stato ancora smantellato del tutto. Sapevamo che non avremmo trovato i pentoloni di ribollita fumante, servita a mestolate dalle donne in costume. Frutta, formaggio, panini e dolci sono già inscatolati in igieniche monoporzioni. Mi impressiona il fiasco di vino sulla tovaglia accanto al gel lavamani: immagine emblematica di questo momento. Le mascherine coprono il sorriso dei tanti volontari, ma i loro occhi sorridenti ci danno comunque il benvenuto.
Ne approfitto per riempire il camelbak che mi sono portata: il piccolo telaio della Devote XS, non ha sufficiente spazio per mettere le borracce da 750 cc e quelle da 500 cc sono scomode da maneggiare. Vi consiglio di montare un porta borraccia a ingresso laterale. Rifocillati e sempre più in ritardo ripartiamo.
CUORE DI POLVERE
Il cuore delle Eroica, classica o Nova, sono le strade bianche, qui la mia Devote si sente a casa e il feeling è tanto. In sella, sto bene. Il disegno e la sezione del manubrio sono perfette anche per mani piccole come le mie. La sagomatura e la posizione dei comandi offrono la piacevole sensazione di avere sempre il perfetto controllo. Inoltre il nastro ha un ottimo grip anche senza i guantini.
La tassellatura delle gomme è scorrevole e la sezione generosa aumenta il comfort. Con in più il vantaggio del tubeless che permette di tenere pressioni più basse senza paura di pizzicare.
La sella è comoda e il reggisella telescopico un plus, accessorio di pregio, anche se non l’ho sfruttato su fondi poco tecnici e impegnativi come queste strade bianche.
A conti fatti, le gomme da 45, la trasmissione Shimano GRX mono corona (40×11-42) e il reggisella telescopico, alla fine, mi portano a pensare che la Devote sia una Gravel orientata a un utilizzo più off-road.