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Specialized Diverge 2020, il Gravel che verrà

Nuove geometrie e nuove soluzioni per essere più completa in ogni situazione, dalle lunghe pedalate su asfalto agli off-road più tecnici.

Era il 1989 quando Specialized presentò la Rock Combo, un esperimento un po’ azzardato, che mixava una MTB e una bici da strada. La possiamo a tutti gli effetti definire l’antesignana delle odierne Gravel, però l’esperimento finì lì dove era cominciato.

2015, LA PRIMA DIVERGE

Si presentò in un mercato ancora acerbo, confuso. Era in sostanza una Roubaix modificata per essere performante nella guida fuoristrada. Permetteva di montare gomme fino a 42 mm, ruote di diametro diverso (le 650b da MTB) e utilizzava la stessa cartuccia future shock della Roubaix, ma modificata con una molla progressiva.

GENERAZIONE 3

L’evoluzione della Diverge è figlia dell’evoluzione del Gravel, fatto ancora di qualche competizione (sempre più confinate in ambito USA), più avventura, percorsi più tecnici e simili a quelli che si percorrevano con le prime MTB… Le modifiche apportate da Specialized vanno in questa direzione e la nuova Diverge vuole essere la bicicletta con cui fare tutto: dall’off-road “vero” ai km macinati sull’asfalto, come si fa con una roadie da endurance. Per raggiungere l’obiettivo sono state seguite tre direttrici

MIGLIOR CONTROLLO

La geometria si evolve in una propria identità, ricorrendo anche a due cambi di direzione rispetto all’ultimo modello. La nuova Diverge ha più reach, più offset, uno sterzo più aperto e maggior interasse. Per non modificare la posizione in sella è stato adottato un manubrio più corto, così da non variare la sua triangolazione rispetto al movimento centrale. Il carro riguadagna quei millimetri limati in passato (da 421 mm cresce ai canonici 425 mm) e anche la scatola del movimento torna un po’ più in alto (5 mm), per avere più luce e più libertà con la sezione degli pneumatici. Il sistema di ammortizzamento del cockpit – Future Shock – si evolve in una versione 2.0 idraulica e regolabile, adottata sulle versioni top S-Works, Expert e Comp. Sugli altri modelli è invece in versione 1.5, con 3 molle boost comprese nel kit.Si rinnova anche il reggisella Roval Terra (su Expert, Comp, Sport), che sostituisce il vecchio CGR e sfoggia (finalmente) un design più leggero e pulito.

CONFIDENZA E COMFORT

Cresce il passaggio ruota (ora 700c x 47 mm o 650b x 2,1”), con la possibilità di montare il parafango fino a 42mm. Il cavo del cambio gira esterno, sotto la protezione batticatena sul fodero (come sulla Stumpjumper); compare anche una protezione sul tubo obliquo, per adeguarsi all’aumentare delle velocità e alla leggerezza dei telai. Comfort e confidenza arrivano anche dalle nuove gomme Rhombus Pro, dal disegno aggressivo, specifico per l’off-road, con sezione fino a 42 mm.Sparisce la soluzione di stoccaggio SWAT esterna (quel triangolone di plastica sopra il movimento centrale, pratico ma brutto), sostituita da quella interna già usata sulle MTB (solo per S-Works, Expert e Comp). Sono stati poi previsti sei punti di fissaggio per le borracce, anche sul top tube e la forcella, questi ultimi utilizzabili anche per montare i portapacchi.

VELOCITÀ E PERFORMANCE

La nuova geometria è funzionale alla stabilità e quindi alla velocità. Mentre il peso aiuta agilità e rilancio: il telaio FACT 11r della S-Works pesa meno di 1.000 g, il FACT 9r di Expert e Comp segna 1.100 g, mentre il FACT 8r (senza il sistema SWAT) adottato da Sport e Base tocca i 1.300 g

PREZZI

Il mondo Diverge parte dai 1.149 euro della E5 Base (con telaio in alluminio), per raggiungere i 9.999 euro della S-Works.

 

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