Cosa bolle in pentola in vista del Salone di Ginevra? Qualcosa di caldo. Molto caldo. Anzi bollente. Un piatto ricco che risponde al nome di Opel Astra OPC Extreme. Una concept – si fa per dire, dato l’avanzato stato dei lavori – sviluppata grazie all’esperienza maturata lungo i circuiti del Challenge OPC e del Nürburgring Endurance Championship.
È una vera e propria track car omologata per l’utilizzo stradale, realizzata a tiratura limitata. Corredata della livrea tipica delle vetture da competizione Opel, si candida a divenire l’Astra di serie più veloce di sempre. Deriva direttamente dalla gemella OPC Cup, modello da corsa che ha come base la nota Astra GTC. Da questa mutua il 4 cilindri 2.0 turbo a iniezione diretta di benzina e fasatura variabile sia lato aspirazione sia lato scarico, portato dagli originari 280 a oltre 300 cv. Unità che lavora in abbinamento a un cambio manuale a 6 rapporti e a un differenziale autobloccante. Raffinate le sospensioni, regolabili dall’abitacolo.
Astra GTC OPC: 1.475 kg. Astra GTC OPC Extreme: 1.375 kg. Un dimagrimento di ben 100 kg legato al massiccio ricorso alla fibra di carbonio per la realizzazione di alettone, estrattore, spoiler anteriore, cofano, barre antirollio, scocca copri motore e tetto. Quest’ultimo pesante solamente 2,6 kg contro i 9,3 kg appannaggio di un analogo componente in acciaio. In aggiunta, i passaruota sono realizzati in alluminio: ne consegue un alleggerimento complessivo di 2,8 kg rispetto allo standard. Altrettanto curato l’impianto frenante, fornito da Brembo e corredato di dischi anteriori da 370 mm di diametro sui quali lavorano pinze a 6 pistoncini. Una dotazione d’estrazione decisamente racing, in quanto condivisa con la versione Cup da competizione.
Fanno infine parte della dotazione di serie il roll bar integrato, i sedili a guscio Recaro e le cinture a 6 punti. Stradale sì, ma pronta a scendere in pista!