“Le auto fanno sempre più cose da sole, hanno i controlli che intervengono quando sta succedendo qualcosa, vigilano su di noi. Però dentro, alla fine, siamo sempre noi che comandiamo e sapere cosa fare al momento giusto, magari anticipando una reazione e l’intervento dello stesso controllo elettronico è ancora fondamentale”. Parla bene Sigfried Stohr, titolare della BMW Driving Experience. Un tedesco tutto auto e piadina visto che da decenni ormai si è installato a Misano insegnando i segreti della guida sicura e sportiva e, nel frattempo, acquistando una cadenza che più romagnola non si può.Da anni a Misano ha sede la BMW Driving Experience, scuola guida che oggi è diventata però itinerante viaggiando su diversi circuiti in Italia dal centro al sud. Una scelta voluta per rendere la vita più comoda ai clienti più lontani da Misano che non si devono sobbarcare il viaggio ma si trovano la scuola sottocasa… o quasi.Esercizio, esercizio e ancora esercizio. Questo è alla base della BMW Driving Experience, il principio è “allenare l’istinto” cosa facile a dirsi, molto più difficile a farsi perché quando ci si trova in qualche situazione “scabrosa” l’errore è sempre in agguato. Seguiti da istruttori appassionati (e spesso molto pazienti) ci si trova a dover affrontare in modo virtuale le più svariate situazioni di emergenza, dalla coda improvvisa (con camion fermo) al muro d’acqua (che simula il pedone distratto che attraversa senza guardare) al sovrasterzo di potenza (cosa possibile ormai quasi solo con le BMW che restano fedeli alla trazione posteriore) con la novità quest’anno della possibilità del confronto tra i comportamenti di un’auto a trazione posteriore con una a trazione anteriore, cosa possibile grazie all’arrivo nel parco auto della BMW Driving Experience (che va dalle piccole serie 1 alle mostruose M4 passando da serie 3 serie 4) della nuova Serie 2 Active Tourer.Insomma si torna a scuola e si scopre che non si finisce mai di imparare, allenare l’istinto è la cosa più difficile che si possa fare, anche quando si pensa di essere bravi c’è sempre un’imprecisione, una spigolatura che “sporcano” la nostra azione. E ripetere l’esercizio più volte è la cosa migliore per diventare perfetti e poter fare qualsiasi manovra “virtualmente ad occhi chiusi”Ovviamente non c’è solo questo, il lato più “fun” è rappresentato dalla pista vera e propria dove quest’anno ci si trova ad aver a che fare con le nuove M4. Roba buona, buonissima. Una marea di cavalli e coppia che fanno diventare piccolo perfino il tracciato di Misano. Guidarle in pista è uno spettacolo, entrare nei segreti della loro sofisticatissima elettronica che ti consente di “spingere” senza parcheggiarla sul tetto è molto interessante. Gli istruttori dapprima ti filmano, ti osservano, ti lasciano fare. Poi ti suggeriscono ti correggono e infine ti mostrano anche come si dovrebbe fare. Uno scambio continuo confortato anche dalle immagini delle telecamere che montate nell’abitacolo che filmano tutti gli esercizi, pista compresa. Alla fine sono ben 5 le ore di pratica, giornata intensa, credeteci, e per molti versi indimenticabile.