Ci ha provato ma alla fine ha mollato. Uno stringato comunicato sancisce la cessione di Husqvarna da parte di BMW. L’acquirente è la Pierer AG, colosso austriaco dell’industria automotive che prenderà in carico il marchio motociclistico più antico del mondo. Pierer… Vi pare di averlo già sentito? Se bazzicate il mondo della moto dovreste: Stefan Pierer è infatti a capo di KTM, il marchio che a BMW contende il primato di leader europeo del mercato (quest’anno è finito al fotofinish con KTM vittoriosa per 107.142 moto prodotte contro le 106.358 di BMW). Diciamo pure che i due marchi non si sono mai amati molto, anzi…
Possiamo anche dire che l’acquisto di Husqvarna da parte della Casa di Monaco è stata una scelta strategica anche per cercare di infastidire KTM, leader incontrastato nel mercato off road che nel frattempo si era spostato sull’asfalto, aumentando il proprio bacino di utenza. BMW ci ha provato con grande impegno: è di pochi mesi fa il riassetto manageriale, con nuovi progetti che hanno iniziato a spostare il baricentro del business del marchio di Cassinetta (ma di origini svedesi) verso prodotti più stradali. La bicilindrica Nuda e le monocilindriche Terra e Strada – presentate a Jerez in un unico evento assieme alla BMW HP4 per far vedere la vicinanza di Monaco al marchio Husqvarna – erano i primi esempi del nuovo corso e si parlava di cifre in crescita. Perché allora mollare proprio adesso? Forse perché tra le tante idee geniali che escono dal cilindro dei tedeschi quella di adattare progetti BMW per ricollocarli sul mercato come Husqvarna non aveva fatto breccia. Fatto sta che, per una serie di fattori, BMW ha deciso di concentrarsi solo su se stessa e in particolare su progetti ecologici, elettrici e di mobilità urbana. Una “vittoria” di KTM nell’ennesimo braccio di ferro con gli “odiati” tedeschi? Più che altro una vittoria di Pierer che negli anni ha già dimostrato grandissime doti imprenditoriali (nel 1994 ha raccolto le ceneri di una KTM fallita e in meno di 10 anni ne ha fatto un colosso). Abbiamo contattato telefonicamente Angelo Crippa, direttore generale di KTM Italia, per cercare di capirci di più. Ecco cosa ci ha detto.
“Mi fa molto piacere che Pierer venga visto come KTM perché effettivamente è il marchio che gli ha dato molta visibilità. In realtà KTM è solo una della società che fa capo alla Pierer AG, che ha moltissime attività che spaziano dall’immobiliare alle aziende meccaniche. Pierer è a capo anche di Pankl (l’azienda che produce bielle ad altissime prestazioni note in tutto il mondo), possiede WP (che non è di KTM ma della Pierer AG) e molte altre società. Una di queste possiede KTM e un’altra ha acquistato Husqvarna. Il management sarà completamente differente e Husqvarna a questo punto per la Pierer AG viene considerata una startup. È logico che facendo parte di un gruppo così complesso si potranno valutare in futuro possibili joint venture tecniche ma il management, le persone, saranno totalmente differenti.”
Potremmo quindi vedere moto Husqvarna con motore KTM?
Crippa si trincera dietro il classico “No comment, non sono ancora a conoscenza di questi dettagli” ma aggiunge: “Onestamente non so dire se è veramente una vittoria per KTM: noi siamo i leader di mercato, ma sei leader anche perché tieni alta l’attenzione sul prodotto perché stimolato dalla concorrenza. Il fatto che BMW possedesse Husqvarna era per KTM uno stimolo enorme (anche se i numeri di Husqvarna non sono mai stati tali da impensierire le KTM n.d.r). Husqvarna comunque vinceva gare, vinceva mondiali, e la concorrenza è il miglior stimolo per fare le cose migliori. In regime di monopolio si rischia di adagiarsi, anche se sono certo che questo non succederà. Quello che posso dire è che al prossimo EICMA il marchio Husqvarna sarà rilanciato, sarà una rinascita”.
Attacco il telefono Alcuni interrogativi comunque mi ballano in testa. E le Husky con motore BMW? Progetti nuovi, appena nati? (si parla anche di una enduro in arrivo?) nell’accordo di cessione ci sono anche loro per dare continuità al progetto? BMW fornirà i motori alla nuova Husqvarna? In uno scenario globale tutto è possibile ma al momento nulla è dato sapere, come sono molte altre le cose al momento sconosciute. L’accordo è troppo fresco per poterne avere i dettagli. Ma una cosa è certa il polo dell’off road ormai si è stabilito in Austria.