Aggiornata lo scorso anno, la supersportiva di Noale plurivittoriosa nel mondiale Superbike adotta un motore V4 da 65°, configurazione a V stretta, quindi. Questo particolare motore è sicuramente il suo elemento distintivo. Aprilia è stata pioniera dei controlli elettronici sviluppandoli interamente in casa un pacchetto che l’ha portata alla vittoria in superbike, lo stesso su cui oggi può contare la RSV4Parliamo di quote? Parliamone: 1435 mm di interasse, 104 mm di avancorsa 25° di inclinazione cannotto. 201 cv di potenza a 13.000 giri e 115 Nm a 10.500 giri i dati di potenza e coppia. Niente sospensioni elettroniche per lei, Aprilia resta fedele al classico “click” con il cacciavite per le sue Ohlins RIDE A 8 anni dal lancio sul mercato (e con le dovute e necessarie evoluzioni), la RSV4 conferma di essere una delle migliori moto del segmento. Una moto nata “avanti” e che ancora oggi è in grado di tenere il passo con quanto di meglio offre il mercato. Il suo “pacchetto” è estremamente competitivo, figlio di un progetto nato prima di tutto per vincere le gare e poi adattato alla strada. Le caratteristiche sfacciatamente racing (insieme a Ducati è la più rigida e comunicativa) emergono ogni volta che sali in sella. Alta, “puntata”, (anche se in realtà come distribuzione dei pesi non è la più estrema), con manubri stupendamente larghi ti regala il dominio assoluto.La rigidità estrema della ciclistica riesce a comunicare in modo molto preciso tutto ciò che accade sotto le ruote. Questa “specializzazione” la rende però in un certo senso anche la più “sensibile”. La prima a “sentire” e quindi a comunicarti, il fatto che gli pneumatici perdono aderenza per usura o perché semplicemente si alza la temperatura dell’asfalto, sensibile anche al cambio di postura del pilota. L’Aprilia è come una bellissima e suscettibile donna: se la fai tua è estremamente gratificante, ma basta poco per farle cambiare umore. Questa moto sente davvero il “click” di idraulica e, non essendo dotata di sospensioni elettroniche, richiede ovviamente un assetto sempre molto preciso e che chi usa il cacciavite per definirne i freni idraulici sappia quel che fa. Il che la rende molto tecnica.
Grazie all’esperienza di un tecnico Aprilia presente in pista che conosce la RSV4 meglio di casa sua siamo riusciti a cucircela addosso quasi alla perfezione, l’assetto era sicuramente molto a punto. Il risultato è una moto che frena molto bene e molto “sotto” la curva, (ottimo ABS, eccellente la gestione del freno motore della mappatura Track), si inserisce rapida, va alla corda precisa come poche e quando riprendi in mano il gas ha un motore corposissimo che fa un sacco di strada, assistito da un’elettronica ancora oggi da riferimento e da un cambio forse non morbidissimo, ma preciso sia in salita sia in scalata. Era quella con cui nel “tuffo” nella buca di Alcarras riuscivo a tenere più aperto il gas (e a usare meno il freno posteriore) perché la moto impennava molto poco.Il V4 stretto ha caratteristiche che sono piaciute all’unanimità dei tester è potente ma senza però ave l’incredibile irruenza del motore Ducati, è lineare nell’erogare la potenza e assistito da un cambio elettronico molto rapido. La delicata fase di riapertura del gas è ben gestita, (anche se come mi era capitato di scrivere in occasione della presentazione la risposta ai primissimi gradi di apertura dell’acceleratore sono un po’ “sporchi”). Lavorando sul precarico molla dell’ammortizzatore siamo riusciti a limitare la grossa spinta sul pneumatico posteriore che la RSV4 aveva nella prima apertura del gas, spinta che “sporcava” leggermente la linea. Migliorata questa fase la trazione è diventata grandiosa consentendo una gestione del gas ottimale e di aprire molto, molto presto il gas.
Inizialmente po’ “nervosa” sulle buche di Alcarras con la Supercorsa SP, ha poi trovato la strada giusta attraverso un assetto più mirato mostrando poi di gradire particolarmente il grande grip delle SC1 Superbike che sembrano nate per questa ciclistica. O forse, al contrario, è la ciclistica che è nata per loro. Nel time attack è stata quella che ha portato entrambi i piloti a girare mediamente più forte.
La Aprilia RSV4 RF sotto la lente ad AlcarrasEquipaggiamentoScarico slip onPeso rilevato con pieno203,1 kgDistribuzione dei pesi ant/post104,1/99 kg 51,2% – 48,8 %MappaturaTRACKATC1ABS1AWC1Tempo medio R11.37.676Tempo medio R21.39.932Miglior tempo assoluto1.37.422Tempo medio totale1.38.804Media voti tester8,86