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Comparativa Naked Medie Pro

A confronto su strada e in pista le migliori espressioni del mondo delle naked medie sotto i 1000 cc. Leggere, sportive e superdotate. Quale sarà la migliore?

MV Agusta Brutale 800RR

La bellezza, si sa, è soggettiva e non tutto quello che piace a qualcuno, piace sicuramente a un
qualcun’altro, ma con la MV Agusta Brutale 800RR, le cose sono un po’ diverse. La media di
Schiranna è bella in senso assoluto, poi c’è chi potrà amare più o meno il suo design pieno di
elementi, ma sicuramente non ci sarà mai nessuno incapace di riconoscere la bellezza delle
sinuosità nate dalle pregiate matite del CRC.

Non è tutto però, perché la 800RR, è anche la sfidante più potente della nostra comparativa.
Infatti, il suo tre in linea è capace di erogare ben 140 CV e 87 Nm. Il telaio a traliccio in acciaio con
piastre laterali in alluminio è un classico per MV. Sulla 800 RR troviamo una forcella Marzocchi con
steli dotati del trattamento DLC, e un monoammortizzatore Sachs, entrambi completamente
regolabili così come l’ammortizzatore di sterzo.

Ma a fare colpo è sicuramente il monobraccio, soluzione tecnica che fa una gran scena ma che fa
anche lievitare inevitabilmente il peso. 175 sono i kg a secco dichiarati da MVAgusta per la
Brutale 800 RR, sulla nostra bilancia con il pieno la Brutale fa segnare 208,2 kg, la più pesante
del confronto,
l’unica a superare la soglia dei 200 kg, anche perché ha il serbatoio più capiente di
tutte: 16,5 litri.

Il prezzo? Tenetevi forte, perché, pur avendo praticamente tutto di serie, il listino parte da
19.850 euro.

MV Agusta Brutale 800 RR come va, le impressioni a caldo

Io la definisco un po’ un diamante grezzo, nel senso che intuisco delle potenzialità molto elevate in questo progetto che però, rispetto agli altri, è un pochino più da raffinare a livello di elettronica, di gestione del gas, di sospensioni e di assetto. Però la moto, al contrario di sua sorella 1000 che concorreva nella nostra comparativa maxi naked e che era un po’ “fuori luogo”, ci sta eccome. Il motore è uno dei più potenti, tanto è vero che ha raggiunto una velocità massima superiore a tutte le altre a Imola. Ha però i rapporti molto lunghi, lo devi un po’ aspettare. L’erogazione è spostata molto in alto però devo dire che, a livello di ciclistica, pur essendo la più pesante riesce a farsi guidare bene.

La forcella non mi è dispiaciuta, il mono invece è un po’ indietro, tende un po’ a rimbalzare. Abbiamo lavorato parecchio sull’assetto per poterla adattare al nostro stile di guida e per farla piacere un po’ a tutti ma senza mai riuscire a trovare veramente una quadra, è anche il mono meno raffinato tra i presenti, il che mi fa pensare che forse MV dovrebbe spingere un po’ di più su questo modello, anche visto il prezzo, a livello di componentistica perché ha l’impianto frenante un pochino più datato, le sospensioni un pochino più semplici… per cui sarebbe da fare un lavoro di questo genere.

A livello di comfort, l’ergonomia non è la migliore, ci sono tanti contatti fastidiosi a livello di gambe perché ci sono gli spigoli che si fanno sentire, sei abbastanza caricato sull’avantreno (è una delle più sportive) ma è una di quelle che protegge meglio in autostrada, tanto è vero che mi ritrovavo a velocità più alte rispetto alle altre senza rendermene conto, però vibra parecchio. Nella classifica delle vibrazioni sicuramente MV è quella che vibra di più, ma anche Triumph ad alte velocità vibra abbastanza. A seguire Ducati e poi KTM che veramente vibra pochissimo. Quindi, a livello di guida è un po’ più fisica delle altre per il peso, si sente.

Del resto, il monobraccio ha il suo peso e quindi si fa sentire sulla moto. La sella è un po’ dura… insomma, ci sono delle cose che si potrebbero raffinare e mettere a posto perché la moto è bellissima di design. Ma una moto non può e non deve essere solo design, è anche ergonomia e piacere di guida. Per questo dico che è un diamante grezzo, perché dentro c’è tanta qualità, il motore ha tante potenzialità, in pista è andata discretamente forte, mi ha abbastanza sorpreso devo dire la verità, anche se l’ABS è il meno raffinato di tutti, è quello che interveniva di più, e la pompa del freno anteriore fa muro, non è una bella pompa da usare in circuito ma neanche tanto su strada. Il freno posteriore, invece, non è assolutamente male. Il cambio è nella media, non il migliore ma devo dire abbastanza buono. Tutto questo fa si che la MV sia una moto che può giocarsi delle carte in questo confronto, purtroppo il prezzo la penalizza un po’ perché costa veramente tanto.

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