Da San Rafael a San Juan.Dakar è moto e quad, auto e truck e non sempre le due macro categorie possono convivere nello stesso percorso. La conferma ci è arrivata in occasione della terza tappa dove su una distanza totale di 291 km le moto e i quad hanno la singola prova speciale di ben 270 km contro i 208 delle auto e dei truck. Osservando nel dettaglio le cartine messe a disposizione dall’organizzazione emerge che al 163 chilometro – 3° punto di controllo della speciale – per i centauri a due e quattro ruote inizia una ripida scalata fino a quota superiore ai 3.200 metri s.l.m. con delle probabili difficoltà legate all’altitudine. La carovana dunque si appresta ad attraversare le Ande in direzione Chile verso l’oceano Pacifico.Questa terza tappa, come era prevedibile, non ha risparmiato i concorrenti soprattutto quelli in sella. L’altitudine e il caldo torrido hanno contribuito a rendere più avvincente il risultato di giornata; che tra Coma e Despres ci fosse battaglia si è capito con i continui cambi di posizione e vantaggi contenuti in soli venti secondi. Eppure proprio il punto che sanciva la differenza tra il percorso delle moto da quello delle auto Marc Coma ha sbagliato strada percorrendo più di 4 km. Un errore che Marc Coma paga con un ritardo al traguardo di 13 minuti che corrisponde alla consegna del primo posto provvisorio nelle mani del compagno di squadra Cyril Despres su KTM che ora conduce con 10 minuti e 12” di vantaggio.Se nelle moto la lucidità e la forza fisica devono correre parallelamente con la capacità di saper navigare, nelle auto è ancora più importante non commettere errori che potrebbero generare irrecuperabili guasti tecnici. Peterhansel conosce bene queste gare e la sua regolarità gli ha permesso di ottenere sempre ottimi risultati ma, come spesso succede, quando si mette in gioco la sfortuna, c’è poco da fare. Nelle ultime 50 km due forature hanno spianato la strada a Nani Roma che ha battuto il francese al traguardo con sei minuti di vantaggio. Il rimescolamento di carte permette a Krzysztof Holowzyc, il terzo incomodo, di prendere le redini della classifica generale.L’Italia alla DakarLa brutta notizia è che Alex Zanotti, in sella a TM, ha dato forfait prima per una doppia foratura e poi per evidenti problemi di funzionamento del motore. Le condizioni climatiche lo hanno definitivamente portato al K.O. Con lui si sono ritirati anche Maurizio Frigerio e Claudio Bellina nella categoria camion.Nella tappa odierna Alessandro Botturi continua a macinare sassi senza sosta dimostrandosi il più veloce tra le moto ed ha concluso quattordicesimo. Paolo Ceci è arrivato 32° al traguardo causa l’aria rarefatta in altitudine; buona gara oggi per Filippo Ciotti 49esimo.Tra le auto la migliore è stata la Mitsubishi di Stefano Marrini 91esimo al traguardo mentre Miki Biasion ha fatto la differenza vincendo nella combattutissima categoria dei camion sul suo Iveco. http://youtu.be/898Jadulwh8 Photo Credit DPPI