Yamaha Tracer 7
Ed eccoci all’ultima sfidante: Yamaha Tracer 7. La crossover media di Iwata, da quando è stata lanciata nell’ormai lontano 2016, ha saputo conquistare il cuore di moltissimi motociclisti. Il merito è in gran parte del suo motore CP2, bicilindrico in linea da 689 cc, 73,4 CV a 8.750 giri e 67 Nm di coppia a 6.500 giri. Questo motore è da sempre un esempio di corposità ai bassi regimi e fluidità di marcia, capace di convincere anche sulle varie MT-07 e Ténéré 700. Per lei niente fronzoli, l’acceleratore è ancora a filo e non ci sono controlli elettronici o mappature da selezionare, sta tutto nel polso di chi guida. Qui con noi abbiamo la versione GT, la più ricca, che oltre alle valigie laterali (obbligatorie per rientrare nella nostra comparativa), è dotata di un cupolino maggiorato e della sella comfort, con schiuma di diversa densità e cuciture a contrasto. Il prezzo da pagare? 9.699 euro.
Come va la Yamaha Tracer 7
Inutile dire che Yamaha con il CP2 ha fatto un piccolo capolavoro. Questo motore funziona davvero alla grande. Lo va sulla MT-07, lo fa sulla Ténéré, lo fa sulla Tracer 7 che in questa comparativa si dà un tono sportivo mordendo la coda della Tiger 600 Sport. Brillante, ricco di coppia, sempre pronto a rispondere alle sollecitazioni del polso destro il bicilindrico è senza dubbio il punto di forza della Yamaha. Tra l’altro si è anche rilevato il meno assetato del lotto con oltre 20 km/litro. Davvero ottimo.
Insospettabile la Tracer 7 potenzialmente potrebbe puntare alla vittoria, ma perde punti preziosi quando si parla della dotazione. È una moto “cruda”, pura, manca ad esempio di una strumentazione TFT, offre le indicazioni indispensabili ma nulla di più, nessuna mappatura, assente il controllo di trazione (presente sulle altre tre). La Yamaha Tracer 7 quindi bada al sodo ma lo fa molto bene. Soprattutto nella versione GT di cui si apprezzano senza dubbio la sella ben conformata e ben accettata anche dal passeggero (anche se alla lunga l’imbottitura è un po’ dura) e il plexiglas maggiorato che si allarga a proteggere le spalle. Le gambe invece restano piuttosto scoperte. Ma del resto la Tracerina è la moto più compatta e leggera del lotto, la più facile da sollevare dal cavalletto laterale, quella con cui si fa subito amicizia. Sospensioni semplici, la forcella è regolabile (e questo è un plus) ma il mono manca della regolazione remota del precarico (e questo è un minus importante). Detto questo la Tracer 7 offre un assetto ben studiato, con un mono che regge bene anche il passeggero, e ben frenato idraulicamente. La posizione è dominante, non seduta, per questo la Tracer 7 fa venir voglia di guidare, voglia che soddisfa con una grande agilità Una moto con cui giocare. Impianto frenante nella media, ma il freno posteriore è realmente inconsistente, soprattutto viaggiando in coppia. Parlando di valigie, la Tracer non spicca. Sono quelle meno capienti e che pesano di più.
La Yamaha Tracer 7 ai punti
Punteggio Totale | 2636 |
Punteggio Dotazione | 15 |
Consumo Rilevato | 21,19 km/l |