Dopo aver mostrato a Intermot la versione più estrema SP (e SP2), Honda lancia a EICMA la versione “vulgaris” della CBR1000RR. Versione “normale” per cui le virgolette sono d’obbligo. Il progetto, infatti, prevede che la tecnica sia esattamente la stessa e verta quindi sul nuovo motore quattro cilindri in linea da 192 cv a 13.000 giri, (ovvero 11 in più rispetto alla precedente versione) con elettronica evoluta (Ride by Wire, piattaforma inerziale a 5 assi, controllo di trazione regolabile), e il medesimo telaio. Non sono moltissime quindi le differenze tra i due modelli, motivo per cui se volete approfondire vi rimandiamo all’articolo sulla SP pubblicato in occasione di Intermot.Qui ci preme invece sottolineare quali sono le differenze tra le due moto. Differenze che partono dalle sospensioni, in questo caso, la CBR1000RR rinuncia alla sofisticazione delle sospensioni elettroniche a favore di più prosaiche sospensioni meccaniche marchiate Showa, con forcella BPF e monoammortizzatore BFRC. Cambia anche il serbatoio che sulla Fireblade è in acciaio invece che in Titanio, soluzione tecnica che consente sicuramente di risparmiare qualche euro ma che tuttavia non limita la leggerezza della Honda annunciata per 195 kg con serbatoio pieno. Una delle 4 cilindri più leggere, se non la più leggera in assoluto.