A un anno dalla presentazione del prototipo, che come pochi altri ha scaldato gli animi degli appassionati, KTM inizia a rivelare i numeri della 1290 Super Duke R. E sono numeri che non lasciano molti dubbi sulle intenzioni della Casa di Mattighofen. Dopo aver parlato tanto di maxi enduro, pare che più di un marchio si stia dedicando a un segmento che pareva ormai un po’ in disarmo: quello delle Super Naked ad altissime prestazioni. Moto esagerate, da molti giudicate “inutili”, come una Pagani Zonda usata nel traffico, ma che quando le guidi fanno l’effetto di una droga. Le prestazioni di un motore sportivo unite al controllo offerto dal manubrio largo, da sospensioni degne di una moto da pista e da controlli elettronici da prime della classe offrono un mix eplosivo capace di iniettare nelle vene adrenalina a secchi. E fa niente se oltre i 130 ti si strappano i legamenti del collo. Le maxi naked – e io ci ho corso parecchio anche in pista – emozionano sempre e comunque, e a queste moto ci credono ancora in tanti (anche dalle parti di Monaco stanno preparando qualcosa…).
Se il primato attualmente è detenuto dalla Aprilia Tuono ABS con i suoi 170 cv, pare proprio che ci sia chi ha intenzione di fare ancora qualcosa in più. Per KTM il nome Super Duke ha un valore speciale: si chiamava così la prima moto realmente stradale presentata nel 2005 dagli arancioni di Mattighofen. Una moto allora estrema, con una ciclistica iperagile e un motore gasante per la prontezza di risposta (pure troppa all’inizio).
Oggi KTM ripropone lo stesso nome su quella che si candida a essere la naked più esplosiva sul mercato. A parlare sono i numeri: il V2 LC8 che già lavora sulla RC8 e sulla 1190 Adventure si declina in una nuova versione “gonfiata” fino a 1.301 cc (l’alesaggio passa a 108 mm), toccando una potenza superiore perfino a quella della sportiva da cui deriva: 180 cv a 8.870 giri, con un'impressionante coppia di 144 Nm, di cui 100 già disponibili a 2.500 giri! Numeri che spingono la Super Duke R da 0 a 200 orari in 7,2 secondi… Dotato di frizione antisaltellamento e di tutti i controlli elettronici che alloggiano sulla Adventure – tre le mappature per il motore: Rain, Street, Sport; l’ABS prevede anche la mappa “supermoto” per derapare in ingresso curva – il motore KTM vuole tener fede a tutti i costi al nome che tutti hanno dato alla moto fin dalla sua prima apparizione: “la bestia”.
Nella sua configurazione finale la 1290 Super Duke R non si discosta molto dal prototipo che abbiamo visto l’anno scorso, confermando in toto la ciclistica, molto simile a quella della RC8, ma con misure differenti (l’angolo di inclinazione cannotto è di 24°9’ e l’interasse arriva a 1.482 mm) e il coreografico monobraccio, una primizia per KTM. Confermate anche le pinze monoblocco Brembo M50. Per tenervi “caldi” sull’argomento, KTM ha creato un microsito dedicato alla 1290 Super Duke. www.1290superduker.com
http://youtu.be/A8heeP16TIc