Secondo una ricerca condotta negli Stati Uniti dal Motorcycle Industry Council e pubblicata su Forbes, una donna su cinque è proprietaria di una moto. Ma si sa, gli stereotipi sono difficili da scardinare, e vedere una donna in sella ancora stupisce. Facile immaginare quindi quale sia stato l’effetto lo scorso week end, 28-29 settembre, in piazza a Sarnico, dove le motocicliste erano circa 500.
Giubbotti e pantaloni di pelle attillatissimi, frange, patch, brillantini, rossetto rosso e tanta ironia. E ovviamente le moto, rigorosamente bicilindriche. Sono stati questi gli ingredienti sapientemente amalgamati del primo Ladies National Run. L’appuntamento, inserito nel calendario HOG (Harley Owners Group) , riservato alle sole LOH (Ladies Of Harley). Anche il fine dell’iniziativa era tutto rosa, infatti l’intero ricavato è stato devoluto alla fondazione Umberto Veronesi a sostegno della ricerca contro i tumori femminili.Le dieci Ladies ( Bergamo Chapter, Brescia Chapter, Country Road Chapter, Gate 32 Milano Chapter, Lago di Como Chapter, Legnano Chapter, Mantova Chapter, Mediolanum Chapter, Monza Chapter, 100 torri Chapter) che hanno organizzato la manifestazione avevano ben chiaro l’intento, oltre a quello benefico: stare insieme, divertirsi, condividere una passione. Perché stare insieme è lo spirito degli Harleysti. Andare in moto si fonde, per chi si iscrive al’HOG o al Chapter (gruppi legati alle concessionarie), con il desiderio di condivisione.Nessuna rivendicazione femminista, quindi, ma il desiderio di vivere insieme questa passione. Come spesso ai raduni Harley, l’eccentricità fa parte del divertimento. Moto e persone si agghindano nei modi più diversi, e nel caso di questo raduno il gusto femminile rendeva tutto decisamente glamour. Il corteo è partito dalla piazza di Sarnico e dalle rive del lago di Iseo per poi proseguire sulle belle strade della Franciacorta, tra vigneti e colline. e festeggiare l’arrivo a Erbusco.“Un successo che speriamo di ripetere il prossimo anno” hanno detto le organizzatrici. “Anzi, ne siamo certe, perché le donne quando lavorano insieme sono capaci di grandi cose”.