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Mezzo miliardo di due ruote: il traguardo Honda 1949-2025

In 76 anni, dagli stabilimenti Honda ormai presenti in tutto il mondo sono usciti 500 milioni di veicoli a due ruote. Tutto incominciò da un “sogno” con un solo cilindro di 98 cc

Era il 1948 quando fu fondata la Honda. L’anno successivo, nel ’49, venne al mondo la prima moto di serie che con la scritta Honda Motor sul carter del motore: la D-Type. A oggi, nel corso di oltre sette decenni, a quella piccola creatura si sono affiancate mezzo miliardo di sorelle. Ebbene sì, Honda ha appena annunciato di aver raggiunto i 500 milioni di unità prodotte. Una cifra impressionante, se si pensa che è superiore all’attuale numero degli abitanti dell’Unione Europea…

Honda D-Type "Dream" (1949)

Honda D-Type: un inizio da sogno

La Honda D-Type era spinta da un motore monocilindrico a due tempi da 98 cc, raffreddato ad aria e alloggiato in un telaio in lamiera d’acciaio stampata con retrotreno rigido. Aveva 3 cavalli e un cambio semiautomatico a due marce, e superava i 50 km/h. La Honda “numero 1” è conosciuta anche con il nome di Dream, sogno, perché così la battezzò il fondatore dell’azienda Soichiro Honda. Il sogno di Soichiro, e la sua ambizione da cui tutto è incominciato, era di costruire motociclette originali progettate in proprio.

Honda ha delocalizzato sin dagli Anni 60

Negli anni ’50 in molte regioni del mondo cresceva velocemente la richiesta di mobilità privata. La filosofia Honda era quella di “rendere più facile la vita delle persone”. Anche per questo l’azienda ha adottato la strategia di andare incontro alla domanda delocalizzando la produzione. L’avvio della globalizzazione del marchio ha una data, 1963: è l’anno in cui la Honda ha aperto, in Belgio, il primo stabilimento produttivo fuori dal Giappone. Oggi Honda conta 37 impianti produttivi in 23 Paesi, fra i quali c’è quello italiano di Atessa (CH), nato nel 1971, e una rete di vendita ufficiale di 30.000 concessionarie.

11 anni fa erano 300 milioni

L’attuale capacità produttiva di Honda equivale a 20 milioni di unità l’anno, e parliamo soltanto di motoveicoli. Ricordiamo, infatti, che l’azienda è attiva anche nei comparti automotive, motori marini, macchine agricole, oltre che in quello dell’aviazione privata.

1949-2025: Honda celebra i 500 milioni di motoveicoli prodotti

Nel 1984 erano uscite dagli stabilimenti Honda 50.000 unità, e nel 1997 questa cifra era raddoppiata. I successivi incrementi di 100.000 unità datano 2008, 2014 e 2019, sino ad arrivare quest’anno al raggiungimento del totale storico cumulativo di mezzo miliardo fra moto e scooter venuti fuori dalle linee di montaggio Honda di tutto il mondo.

1949-2025: Honda celebra i 500 milioni di motoveicoli prodotti

Fra i modelli-simbolo della corsa verso quota 500 milioni c’è uno scooter, il Super Cub C100, che oltre a essere il più venduto al mondo è stato anche quello che ha fatto tagliare il traguardo del 100 milionesimo motoveicolo prodotto da Honda. All’opposto per… dimensioni e destinazione c’è la 300 milionesima moto uscita dalle linee di montaggio, che è stata una Gold Wing, la supertourer oggi felicemente cinquantenne.

Honda: dallo scooter popolare al cambio DCT

Oltre al citato Super Cub 100, fra i modelli più significativi degli ultimi decenni Honda annovera la CB750 Four del 1969, considerata una rivoluzione nella produzione motociclistica: era bella, prestante (69 CV e 200 km/h) sofisticata e anche affidabile. E soprattutto era una quadricilindrica che atterrava su un pianeta popolato da bicilindriche…

E se la CB750 Four ha un’erede simbolica, questa è la CBR900RR del 1992, immancabilmente a quattro cilindri in linea. Era l’epoca in cui le supersportive iniziavano a fare sul serio, con soluzioni vicinissime a quelle delle moto da competizione, e come l’antenata anche la mitica Fireblade – denominazione tuttora in voga – fece sognare schiere di appassionati. Meritevole di essere citata è pure la VFR1200F del 2009, una potente sport touring che introdusse il cambio a doppia frizione DCT (qui puoi leggere come funziona): soluzione che sino ad allora diffusa soltanto in campo automobilistico.

Honda Activa (2025)

Il traguardo dei 500 milioni? Si festeggia in India

Ma attenzione, perché la Honda n. 500.000.000 è ancora una volta uno scooter, che si chiama Activa e non ha visto la luce in Giappone, bensì nello stabilimento Honda Motorcycle and Scooter India Private Limited (HMSI) di Vittalpur, nello stato indiano del Gujarat, un impianto che dall’inizio di questo secolo ha giocato un ruolo sempre più importante per il successo globale del marchio giapponese.

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