A metà strada tra il “Mondiale de l’Automobile” di Parigi e l’EICMA ci sono le tre ruote del concept Peugeot Supertrike, seconda creatura della serie Onyx ideata dal Design Lab Peugeot. Nel dubbio su dove esporlo, probabilmente Peugeot darà un colpo al cerchio e uno alla botte portandolo a entrambi i saloni. Il laboratorio di idee Peugeot sforna prototipi a pieno ritmo, e questo concept né è un esempio lampante.
Se l'EICMA vedrà il lancio della versione definitiva del Metropolis, il tre ruote Peugeot che va a sfidare il Piaggio MP3, l’Onyx Super Trike dimostra quanto può diventare aggressivo e sportivo un mezzo a tre ruote. Con il Metropolis, questo tre ruote pare avere in comune solo il diametro delle ruote (tre da 14 pollici) perché, da quel che si vede, il motore sembra essere fisso nel telaio. “Sopra” Sandeep Bhambra, il designer che si è occupato del progetto, ha costruito una carrozzeria improntata alla pura sportività.
La propulsione è ibrida (plug in), e prevede un monocilindrico da 400 cc affiancato a un motore elettrico per una potenza combinata di ben 45 kW (61,2 cv) e una coppia di 58 Nm. Il tutto sorseggiando solo 2 litri di benzina ogni 100 km, grazie anche all'utilizzo intelligente dell’energia stoccata nelle batterie ai polimeri di litio, che vengono ricaricate da un sistema di recupero dell’energia stessa in decelerazione e frenata. In modalità completamente elettrica il Peugeot Onyx è in grado di percorrere 30 km a una velocità di 50 km all’ora.
La genialità del progetto sta nella doppia posizione di guida: l’Onyx Supertrike consente, infatti, due impostazioni. La posizione “urban” è quella più classica e prevede il pilota in posizione piuttosto eretta con busto dritto e pedane moderatamente avanzate. Nella posizione “sport”, invece, il manubrio si abbassa e le pedane arretrano. Insomma il Supertrike vuole offrire due moto in una, anzi visto che ha tre ruote anche qualcosa in più. Lungo poco più di due metri, largo solo 74 cm, l’Onyx supertrike è ovviamente solo un concept ma potrebbe prefigurare una evoluzione del Metropolis in senso sportivo.