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Pirelli, i collaudatori del test team “laureati” dalla FMI

Io li ci sono stato, parecchie volte. Ci sono stato e ogni volta ho imparato qualcosa. Come giudicare una moto, una gomma, un tecnicismo. Il bagaglio di esperienza che ci si porta a casa ogni volta che si riparte da Giarre, sede reparto sperimentazione di Pirelli è davvero impagabile. Un reparto che in 40 anni di attività ha contribuito alla nascita di prodotti pneumatici di livello assoluto. L’esperienza del gruppo di uomini al comando di Salvo Pennisi è da oggi certificata anche dalla FMI che ha riconosciuto a 21 collaudatori Pirelli il ruolo di tecnico federale. E non parliamo di un riconoscimento ad honorem, per una volta da insegnanti (per me questo sono), gli uomini della pilunga sono tornati dietro ai banchi di scuola. In questo caso parliamo banchi veri ma anche sella e manubrio. Le prove da superare per accedere allo status di tecnico federale sono infatti sia teoriche ma anche pratiche, sia che si parli di asfalto, sia che di parli di off road.Esami passati, naturalmente, quindi da oggi la FMI ha 21 istruttori in più, e Pirelli ha 21 “laureati in motociclismo” in più. Un titolo reale che si aggiunge a quello forse più impalpabile ma non meno fondamentale di chi passa letteralmente la vita in moto. E non per modo di dire visto che il reparto sperimentazione accumula nel corso degli anni 8.000 prove e 600.000 km tra strada pista e pietraie. Tutto per far sì che quei pochi centimetri quadrati che uniscono moto e asfalto diano le migliori prestazioni e la maggiore sicurezza possibile.

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