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Michelin Pilot Road 4

Pneumatico quasi “universale” adatto a tutti i tipi di moto, il Michelin Pilot Road 4 si propone di migliorare le performance del precedente prodotto del Bibendum. E si fa in tre per essere più vicino alle esigenze delle naked, delle GT e delle maxi enduro. Lo abbiamo provato in tante situazioni di guida

LIVE Con le supersportive in sofferenza sembra che il testimone della bandiera tecnologica nel settore degli pneumatici sia passato ai prodotti più turistici. Prodotti che, negli ultimi anni, hanno subito una accelerazione fortissima nello sviluppo, in una competizione senza esclusione di colpi tra i principali marchi mondiali. A beneficiarne siamo, al solito, noi utilizzatori, che oggi possiamo guidare in tutte le situazioni climatiche con una sicurezza che fino a pochissimo tempo fa potevamo solo sognarci. Michelin è in prima linea anche in questo segmento: la Casa del Bibendum ha lanciato proprio lo scorso anno una vera e propria offensiva sul mercato, presentando 4 prodotti nuovi in contemporanea (Pilot Power 3, Pilot Supersport, Pilot Street Radial, Anakee3,) e lasciando al 2014 l’onore di tenere a battesimo il prodotto di punta nel settore “turismo”.

Uso le virgolette perché ormai in realtà questi pneumatici vanno ben oltre lo stretto recinto delle moto da turismo, ma allargano di parecchio la propria sfera di competenza per soddisfare chi, anche senza macinare milioni di chilometri l’anno, cerca un prodotto che possa offrire grande sicurezza sul bagnato, lunga vita (il cosiddetto “mileage”) e, perché no, ottimo grip in piega. Insomma questi pneumatici alla fine possono equipaggiare le moto più disparate. Una quadratura del cerchio che gli ultimi prodotti stradali sembrano essere riusciti ad ottenere grazie, soprattutto, ai passi avanti compiuti dalle mescole (quanto ci potrà regalare ancora la chimica?) ma anche da profili e carcasse.

MichelinPilotRoad4-030 Michelin è in prima linea in questa autentica battaglia tra i colossi degli pneumatici e dopo aver presentato il rivoluzionario Pilot Road 3 (il primo pneumatico moto stradale dotato di lamelle) ora si spinge ancora più avanti con il Pilot Road 4. Come dicevo questi pneumatici sono ormai usciti dalla definizione di prodotto prettamente turistico: c’è chi li monta sulle GT, chi sulle naked, chi addirittura sulle maxi enduro. Un buon motivo, secondo Michelin, per differenziare la gamma creando tre versioni dello stesso pneumatico, differenziate non solo per la disposizione delle due mescole (sono tutti bimescola ma la distribuzione delle due mescole è differente per i tre prodotti vedi gallery) ma anche per l’utilizzo e la disposizione delle tele. La versione GT del Pilot Road 4 può infatti contare su una nuova tecnologia brevettata da Michelin e battezzata 2AT (Dual Angle Technology), che a detta dei tecnici francesi unisce i vantaggi di uno pneumatico radiale (comfort e flessibilità sui lati) con quelle di uno convenzionale, più adatto a reggere il peso di queste moto. Semplificando, per ottenere questo risultato in Michelin hanno incrociato due tele, una con inclinazione delle fibre “quasi radiale” e una con inclinazione “quasi convenzionale” ottenendo un ibrido che a detta loro garantisce i punti positivi di entrambi.

Gommare le moderne GT è diventata ormai una vera e propria sfida, dato che si tratta di moto con tanti cavalli e che possono tenere medie altissime a pieno carico, ma hanno anche una ciclistica evoluta che consente pieghe considerevoli e ritmi nel misto degni delle sport touring. Insomma realizzare un buon pneumatico per queste moto è un po’ come volere la botte piena e la moglie ubriaca.

Il Michelin Pilot Road 4 prosegue sulla strada già lanciata dal Road 3, sfruttando intagli particolari sia sullo pneumatico anteriore sia su quello posteriore (la tecnologia è battezzata XST+X Sipe Technology) e utilizzando degli alveoli per massimizzare il drenaggio dell’acqua anche in condizioni critiche. Intagli che rendono il disegno dei nuovi Michelin molto particolare. Rispetto al 3, il Pilot Road 4 promette migliori prestazioni sul bagnato (-17% in media per lo spazio di frenata), più durata e un range di utilizzo più ampio che in precedenza, ampliato fino a 50°C. Il Pilot Road 4 promette, infatti di mantenere invariate le prestazioni da -5°C a +45°C, indicazione quest’ultima particolarmente interessante perché le prestazioni con asfalto bollente erano un po’ il punto debole del Road 3.

RIDE Si può essere più fortunati di così? Una lunga fila delle migliori GT sul mercato e… pioggia. Niente di meglio per provare uno pneumatico da turismo come il Pilot Road 4. Le strade attorno a Siviglia, teatro della presentazione, sono bagnate; i primi chilometri confermano i passi avanti mostruosi compiuti dalle coperture stradali (e parlo in generale in questo caso). Non  molto tempo fa affrontare strade bagnate in moto ci regalava la medesima percezione di sicurezza che ha un gatto sul bordo della vasca da bagno. Oggi non è più così: non dico che si arriva a guidare come sull’asciutto, ma su asfalti buoni davvero poco ci manca.

Complice, dunque, l'asfalto in ottime condizioni, le Pilot Road 4 hanno dimostrato che sul bagnato non soltanto sono in grado di regalare una grande sensazione di sicurezza a chi guida (del tutto assenti anche quei micromovimenti che mettono sul chi va là il motociclista) ma offrono un reale vantaggio quando si tratta di effettuare manovre di emergenza che abbiamo simulato durante i numerosi workshop durante la giornata di test. Che ne dite per esempio di 10 metri in meno rispetto a uno dei migliori competitor (secondo test indipendenti Dekra) per passare da 40 a 10 km/h frenando al massimo delle possibilità dell'ABS su un fondo quasi improponibile come la resina bagnata?

Oppure che ne dite di riuscire a scartare un ostacolo a 70 km/h con l'ABS al lavoro? Tutte cose che abbiamo verificato con test appositi, che si sono aggiunti a 200 km di prova su strada in cui abbiamo avuto la fortuna di incontrare ogni tipo di fondo, da completamente bagnato a completamente asciutto, passando per tutte le condizioni intermedie possibili. Condizioni in cui il Pilot Road ha dimostrato un comportamento ottimo, anche quando, su asciutto, il ritmo si è fatto decisamente sportivo. Non è mancata una prova in pista, senza esagerare naturalmente, ma andando abbastanza veloci da capire che la parola sportività non è esagerata per queste gomme. Certo forzando le staccate (a livelli che su strada non si raggiungono) con la BMW R 1200 RT che “spinge” tantissimo sull’anteriore, qualche movimento dei pani di gomma si avverte (avere tante lamelle porta inevitabilmente a questo tipo di effetto) ma la sensazione è che il passo avanti rispetto alle Pilot Road 3 sia notevole. Quello che ci è mancato è stato un test con alte temperature, ma ci riproponiamo di farlo al più presto. 

 

LE MISURE

MICHELIN Pilot Road 4 Standard Front: 120/60 ZR 17, 120/70 ZR 17 Rear: 150/70 ZR 17, 160/60 ZR 17, 180/55 ZR 17, 190/50 ZR 17, 190/55 ZR 17

MICHELIN Pilot Road 4 GT Front: 120/70 ZR 17, 120/70 ZR 18 Rear: 170/60 ZR 17, 180/55 ZR 17, 190/50 ZR 17, 190/55 ZR 17

MICHELIN Pilot Road 4 Trail Front: 110/80 R 19, 120/70 R 19 Rear: 150/70 R 17, 170/60 R 17

 

 

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