Prova Triumph Speed Twin 1200

Due cilindri con tanta coppia e tanti cavalli, un avantreno da sportiva e due gomme quasi da pista. Cosa ci si può aspettare dalla Triumph che si è evoluta per diventare la Bonneville più divertente e completa? Come minimo, piacere di guida, comfort e stile.

Le prestazioni della Thruxton o lo spirito della Street Twin? Se siete indecisi oppure se volete entrambi, questa può essere la moto che fa per voi. Anello di congiunzione tra i due mondi, la nuova Speed Twin è una Classica che gioca a fare la Naked. Doppio ammortizzatore, faro tondo, serbatoio a goccia, alette sui cilindri e sella piatta sono il lato classico di un progetto che, vestito a parte, punta alle prestazioni e alla dinamica di guida. Meno sportiva e meno raffinata della Thruxton, che rimane un oggetto di nicchia per chi sa esattamente cosa vuole, la Speed Twin intercetta chi si è stancato delle Naked figlie delle tendenze (e pronte a invecchiare dopo due stagioni) e chi è convinto che guidare una Classica non significhi rinunciare al piacere di avere 100 cv e tanta coppia sotto il sedere.

Le novità

Nata nel 2018, il necessario adeguamento alle normative Euro 5 ha dato a Hinckley lo spunto per aggiornare la Speed Twin e dare una ulteriore sottolineatura al suo carattere. A beneficiare dell’operazione è stata soprattutto la ciclistica, in particolare l’avantreno, ora equipaggiato con forcella USD Marzocchi da 43 mm e con pinze Brembo M50 monoblocco e dischi da 320 mm. Una modifica che ha portato una chiusura dell’angolo sterzo di 0,5º. Inedite anche le gomme, ora le sportivissime Metzeler Sportech RR…
Ovviamente è stato affinato anche il motore, sottoposto a un alleggerimento delle masse in movimento di 3 kg, che ha portato a una diminuzione delle inerzie, a una maggiore rapidità nel prendere giri e a un incremento delle prestazioni. Ora i cavalli della Speed Twin sono 100 e 112 i Nm, ma si è abbassato di 500 giri il regime di rotazione in cui entrambi i picchi sono raggiunti. Il risultato è un motore più pronto e ancor più pieno.

Esteticamente, la nuova roadster cambia poco rispetto al vecchio modello. Si notano i cerchi in lega leggera (ma non più leggeri dei precedenti) e ritocchi alle cromie. Anche il peso – 216 kg – è in linea con il passato, come pure i consumi dichiarati: 5,1 l/100 km. Il prezzo, nella versione Black, parte da 13.600 euro e continua a essere un ottimo argomento di vendita

Matrimonio combinato

Non avendo guidato il modello precedente, ma solo condiviso le sensazioni di chi lo aveva fatto, ero curioso di capire quanto fosse riuscito il matrimonio fra Thruxton e Street Twin, soprattutto per il fatto che la prima la conosco (e la possiedo in versione 900 a carburatori) e la seconda è la Bonnie che preferisco guidare.
Sound a parte, che si apprezza anche senza togliere il cavalletto, ciò che più mi è piaciuto della Speed Twin, sono stati il motore e i freni. Il bicilindrico 1.200 HT è un ottimo compromesso fra prestazioni e fruibilità. Come mi aspettavo è molto godibile, elastico e pieno ai bassi, appagante per una guida in cui il cambio diventa quasi una scelta secondaria. E poi ha una corposa spinta, che sembra non esaurirsi mai anche quando la lancetta del contagiri punta decisa sulla destra. Che mi ha un po’ infastidito sono stati il caldo emanato da fermi e a passo d’uomo, e un appena accennato on-off, che si percepisce quando si viaggia a bassa velocità, con la terza puntata. Effetto che tuttavia scompare quando si imposta la mappatura Sport. In quanto ai freni, l’upgrade ha regalato potenza e modulabilità eccellenti, anche al posteriore.
A fare da contraltare a cotanta prestanza, non lo ritengo un difetto bensì una caratteristica di questa moto, il fatto che la Speed Twin sia speed di nome e di fatto, nel senso che invita a darci dentro. Quando però il ritmo si alza, guidarla diventa più impegnativo e quindi per godersela davvero bisogna avere un po’ di esperienza. L’avantreno è preciso e all’altezza del motore, però le sospensioni sentono un po’ troppo le sconnessioni dell’asfalto, e poi il peso, si sa, non è amico della sveltezza. Per diventare la complice di una storia focosa e sopra le righe è dunque necessaria un po’ di malizia, fatta di una guida non troppo spigolosa e un po’ fisica. Se invece avete voglia di una relazione meno esuberante, ma non per questo meno appagante, si dimostrerà una compagna sempre all’altezza della situazione.

La Triumph Speed Twin ha una scheda tecnica che promette emozioni originali. È una Classica che gioca a fare la nuda, ma senza snaturarsi, anzi mostrando fiera e orgogliosa il suo carattere

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