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Prova Yamaha XSR900 GP

Arriva a maggio e costa 13.499 euro la Sport Heritage Yamaha di derivazione MT-09: evocativa come poche altre, è anche divertente da guidare

RIDE Come va su strada la Yamaha XSR900GP

210 chilometri di guida: mi aspettavo strade veloci, a picco sull’Atlantico. E invece il traffico delle città costiere ci ha intrappolato, lasciandoci meno spazio e divertimento del previsto. Però il passaggio in pista all’Estoril ha ripagato la fatica! In Yamaha, infatti, hanno giustamente pensato che fosse interessante ambientare qualche scatto tra i cordoli di una pista che ha ospitato grandi corse, anche se da tempo è uscita dai calendari di Formula Uno, MotoGP e Superbike. Un santuario della velocità dove le scritte sbiadite sono le solitarie testimoni di tempi gloriosi ormai alle spalle.

Nel traffico senza patemi

Torniamo all’inizio della prova: tutta la prima parte del test si è svolta nel traffico, tra rotonde, stop e code di vario genere, un’occasione utile per verificare la versatilità della Yamaha XSR900 GP. Forte del motore tre cilindri, molto elastico e docile, e del cambio elettronico di terza generazione oggettivamente irreprensibile, se l’è cavata piuttosto bene anche in un contesto non amico, penalizzata soltanto dalla taratura abbastanza sostenuta delle sospensioni e dal carico sui polsi, più avvertibile tra frenate e ripartenze continue. Nulla di preoccupante, perché il busto resta dritto e la maggior parte del peso non grava sugli avambracci, bensì sulla sella. Non è la moto ideale per la città ovviamente ma ha dimostrato di adattarsi senza fastidiose conseguenze per chi guida. Poi però, quando le curve si distendono, emerge l’essenza della moto, l’equilibrio che caratterizza la XSR900 GP, a partire proprio dalla posizione di guida. Ci sono i semimanubri, è vero, ma non sono così bassi da affaticare polsi, avambracci e spalle. Inoltre, come detto, la posizione del busto è poco inclinata verso l’avantreno e quindi meno costrittiva di quanto fosse lecito aspettarsi. Questa impostazione è del tutto coerente con la destinazione stradale della moto, racing nell’aspetto ma non nella sostanza, a beneficio della versatilità d’uso e dell’approccio da parte del maggior numero possibile di motociclisti.

In pista all’Estoril con la Yamaha XSR900 GP e il casco Shoei Replica Rainey.

Combinazione riuscita

L’interasse di 1.500 mm ottenuto con il forcellone più lungo – a vantaggio della trazione – , e la nuova posizione di guida che prevede sella e pedane arretrate rispetto alla MT-09, definiscono una distribuzione dei pesi -con pilota a bordo- ovviamente differente rispetto alla naked. L’avancorsa aumenta da 107 a 110 mm perché la moto è più alta ma il pilota a causa dei semimanubri carica maggiormente l’avantreno e permette alla Yamaha XSR900 GP di essere ancora più efficace della MT-09 in ingresso di curva. Svelta ma mai leggera nei cambi di direzione, può contare su un’apprezzabile stabilità. In pista, sfuggendo per qualche chilometro alle attenzioni di fotografi e operatori video, l’asfalto ancora ottimo e la temperatura quasi estiva ci hanno regalato alcune curve di guida “vera”. Ed è arrivata la conferma che la ciclistica è sana, come si evince ad esempio dal rigore sui curvoni, in particolare l’ultimo a destra, il più caratterizzante e spettacolare dell’Estoril.

In pista la XSR900 GP è divertente e a suo agio.

In frenata l’azione dell’impianto con pompa radiale Brembo e pinze Advics è efficace anche se non travolgente: equilibrio ancora una volta, con il posteriore che fornisce un supporto appena sufficiente. Come sulla MT-09 le vibrazioni non mancano ai medi e agli alti regimi, con particolare insistenza sulle pedane; più che discreta, invece, la protezione dall’aria, grazie al cupolino abbastanza protettivo. Ottime la gestione dei menu e la facilità di personalizzazione delle mappe Custom 1 e Custom 2: la validità della piattaforma si riscontra anche nella sezione elettronica e dopo aver familiarizzato con la MT-09 in occasione della prova è davvero facile l’approccio ai controlli della XSR900 GP.

Quanto costa la Yamaha XSR900GP? Il prezzo è per nostalgici

Il prezzo di 13.499 euro è in linea con la qualità e i contenuti tecnici della nuova Yamaha XSR900 GP? Rispetto ai 10.899 euro della MT-09 la differenza è significativa, a fronte di variazioni di allestimento non altrettanto rilevanti. Passiamole in rassegna: la carenatura e i relativi stampi, la verniciatura specifica (veramente ben fatta), alcune chicche costruttive come il supporto del cupolino. Il resto è… marketing. E qui entra in gioco il fascino delle Sport Heritage, un segmento che la XSR900 GP interpreta molto bene: evocativa, curata nei dettagli e piacevole da guidare, ha tutte le carte in regola per convincere i potenziali acquirenti. Nonostante il prezzo alto.

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