Che la produzione asiatica per i mercati occidentali sia sempre più interessante sul piano qualitativo è da tempo un dato di fatto. Meno scontato, invece, è che i modelli prodotti per i mercati orientali siano appetibili anche da noi. Un esempio è la nuova Suzuki GW250, che la Casa giapponese definisce “punta di diamante della moto stradali Suzuki sul mercato cinese”. Presentata al China International Motorcycle Trade Exhibition 2011 di Chongoing e ora rilanciata al Tokyo Motor Show, la GW250 monta un bicilindrico parallelo raffreddato a liquido e alimentato a iniezione: si tratta, quindi, di un motore moderno e dalla prestazioni interessanti in rapporto alla cilindrata, perché la potenza massima dovrebbe attestarsi sui 26 cv.Le linee della GW250 ricordano da vicino quelle della grintosa B-King, la maxi di 1.300 cc dal look “muscolare”, ma non mancano richiami alla naked GSR600. Nel complesso il design è equilibrato e accattivante, in linea anche con le aspettative del pubblico occidentale. Per questo non è affatto escluso che la GW250 trovi spazio in Europa, andando a intercettare i neo motociclisti e tutti coloro che desiderano una vera moto a un prezzo davvero interessante, garantito dalla produzione in Cina. Del resto Suzuki non farebbe altro che ripetere la stessa operazione fatta da Honda con la sua CBR250R, prodotta in Tailandia per i mercati emergenti e poi sbarcata anche in Europa e USA.La GW250 potrebbe contribuire all’ulteriore rafforzamento di un segmento di mercato per ora di nicchia ma senz’altro promettente, come quello delle 250, dove già hanno fatto bene Kawasaki Ninja 250 e Honda CBR250R e dove sta per entrare anche KTM con la nuova Duke 200.