PremessaHo conosciuto Alex un paio di anni fa, durante una comparativa andata in scena al Mugello, protagoniste le Superbike replica come Aprilia RSV4, BMW S1000 RR e Kawasaki ZX-10R. Erano le novità del momento, moto stradali, con tanto di targa, frecce e specchietti, niente mescole speciali o termocoperte, avevamo pneumatici sportivi stradali. Temevo di “incocciare” in un pilota molto esigente e un po’ burbero: mi sono ricreduto non appena ci siamo presentati.Il Pirata, questo il suo nome di battaglia, è un ragazzo straordinario, vivace, che parla con un forte e divertente accento anconetano: è di Jesi come il grande Giancarlo Falappa, ha buone parole per tutti e soprattutto una manetta infuocata. Per la cronaca al Mugello con il vecchio asfalto e la S1000RR stradale ha girato in 2’00″… e non è il caso di aggiungere altro!Alex come Luca Scassa e altri piloti è volato in Inghilterra, perché l’Italia del motociclismo sportivo non ha trovato una sella per lui. Ad Alex dedichiamo questa prima intervista, alla scoperta del campionato BSB British Superbike, vestendo i colori di RED.L’intervista telefonica inizia con una concitata spiegazione tecnica sull’importanza di cambiare spesso il contratto del telefonino passando da un gestore all’altro… Alex mi spiega che gli hanno consigliato di fare così per spendere meno e finalmente risparmiare qualcosa anche se, a conti fatti, la sua bolletta bimestrale oggi sfiora il miliardo di euro…. Ride forte. Metto giù e richiamo io!Fuga di cervelli/piloti… dall’Italia migrazione verso il BSBAlex –“ Piloti e cervelli? Che paroloni ! Diciamo che proverò ad andare forte più che posso, del resto in Italia anche se vai come un missile non ti considera nessuno. Te la dico così, perché mi sono stufato di mediare e pesare correttamente le parole. Tutti sono bravi a parlare di interessanti prospettive per il futuro, ma la verità è che per correre in Italia e in Europa servono soldi e sponsor, sennò i mezzi manubri vincenti non li trovi. Ad essere sincero quest’anno sono stato molto fortunato. Corro in Inghilterra perché ho avuto innanzitutto l’opportunità di portare avanti lo sviluppo della 1199 con Troy Bayliss e Petrucci e visto che con Ducati c’è un buon feeling a Borgo Panigale si sono messi una mano sul cuore, forse tutte e due, e mi hanno proposto di correrci quest’anno, per farla crescere in previsione del futuro nel mondiale Superbike.” Perché il BSB?Alex – “Devo dire che il BSB, come l’AMA statunitense, è un campionato che ho sempre sognato di correre. Il BSB è un campionato c@##uto vero! Ha un modo diverso di considerare i piloti e non importa se vinci o arrivi ultimo, se ti presenti con il bilico da 15 metri o arrivi con la tendina e il furgoncino: tu sei uno di quelli che in pista dà spettacolo ed è la cosa che conta.. il resto sono bullshit.”La tua presenza al BSB è frutto di una coincidenza?Alex – “Un po’ sì e un po’ è dimostrazione di fiducia! Devo ringraziare Ducati ed Ernesto Marinelli: senza di loro quest’anno sarei un a piedi. Non avevo il budget per correre ma loro nell’arco di una settimana hanno tirato in piedi un cinema incredibile. Mi hanno messo a disposizione la moto, preso accordi con il team Jentin Doodson Motorsport e così è nato tutto. Mi rendo conto che questa è un’arma a doppio taglio: la squadra è super rodata ma non ha uno “storico” recente con Ducati, la moto è nuova e soprattutto è una bomba, e l’approccio allo sviluppo non è mai facile. Però sono sereno e convinto di saper fare la cosa giusta, anche perché Ernesto Marinelli (SBK project manager Ducati) lunedì prossimo sarà in circuito al nostro fianco.” BSB cosmopolita.Alex – “E’ figo! Siamo in trentuno piloti di sette diverse nazionalità, alla faccia del campionato nazionale. Sono contento perché non cambia il mio approccio alle gare; spero di poter giocare le mie carte fin dall’inizio, tenendo d’occhio quelli buoni: proverò a batterli a casa loro. Entro nella tana del lupo e so che non sarà facile sopravvivere… ma la cosa non mi spaventa.”12 gare e piste molto diverse tra cui l’Indy, il circuito corto di Brands Hatch, 1.900 metriAlex – “Sì, il corto di Brands Hatch sembra un po’ il Mugello (ride, ndr). Devo dire che tutto sommato le piste saranno il problema minore, in molte ho già corso in passato e su alcune ho girato all’inizio della primavera. Mancano all’appello Caldwell Park, dove si salta fin sulla luna, e un altro paio.“Il pubblico del BSB è quello dei grandi eventi calcistici.Alex – “Se non lo avessi visto di persona non ci avrei creduto! Nelle giornate di test sembra di essere al Mugello per la MotoGP. La gente è la miglior benzina per noi piloti. Durante il pit-walk – accesso del pubblico nella zona box – la gente ti dimostra tutto il suo affetto ed entusiasmo. Ti sparano certe pacche sulle spalle e soprattutto sono lì perché vogliono vederti fare i numeri: pensa quando hanno scoperto che quest’anno in griglia c’è un pilota italiano con una moto italiana… si sono“ingrifati” di bestia!”BSB vs Mondiale SBK.Alex – “In effetti è un bel confronto. I due campionati spesso si dividono i piloti. Le wild card locali vanno sempre forte in occasione del mondiale e se sbagliano la pole sono in seconda fila, quindi uno pari palla al centro.“Che aria si respira nel paddock, pensando alle ultime stagioni del CIV?Alex – “C’è da essere sinceri: il momento è delicato soprattutto perché è sempre più difficile trovare sponsor importanti. Qui in Inghilterra, però, succede che se un top team è in difficoltà risparmia su tutto quello che è secondario per essere competitivo in pista. Purtroppo alcuni team italiani non sembrano essere così accorti. Alcuni partono a inizio campionato in pompa magna e a metà stagione non sono sicuri di arrivare alla fine. Bisognerebbe ricordarsi, sempre, che si è in circuito per correre e provare a vincere e non per fare il cinema. Il cinema vien da sé, se sei uno giusto e fai le cose alla grande arrivando davanti. Comunque approfitto per ringraziare il Team Barni per tutto il supporto nelle passate stagioni: per riconoscenza mi sono fatto cucire il loro logo sulla tuta di quest’anno.”No al controllo di trazione!Alex – “C@##o, è la scelta tecnica più azzeccata delle ultime stagioni. Tutti la reclamano a gran voce per lo spettacolo e poi non succede niente. Io ho esordito con il botto. Pronti via, i test li ho iniziati con un highside di quelli tosti, tanto che me la sono fatta nelle mutande… Erano anni che non provavo una scarica di adrenalina così. A Cartagena in Spagna durante i primi test è successo di tutto. Apro il sito ufficiale e vedo le foto di Hill che riporta la sua Yamaha R1 dentro al secchiello da spiaggia: la moto era demolita e dopo di lui Haga e poi Byrne. Dopo anni di elettronica guidare senza è un vero problema: sarà più difficile mettere a posto la moto che ora è un vero cavallo pazzo, tanto che scivola, derapa e strappa la gomma posteriore. Ci vedrete guidare come il McCoy dei tempi d’oro, con la moto a bandiera già a metà curva. Devo dire che i primi test a Vallelunga e al Mugello senza il supporto dell’elettronica sono andati molto bene. Io sono cresciuto a cavallo dell’arrivo del controllo di trazione, ma sono un alunno della vecchia scuola insomma. Poi c’è da dire che nasco crossista, sono velocista per sbaglio.”Quattro titoli e soprattutto una grande esperienza: come ti presenti al BSB?Alex – “Con i gomiti larghi, agguerrito e senza paura degli avversari. Sono cosciente del fatto che sarà un anno duro, ma l’esperienza non mi manca e soprattutto avrò il programma di sviluppo della 1199 da portare avanti. Sono contento di ritrovare un grande amico, Shane Byrne: mi ha aiutato tanto in passato con l’elettronica e le mappature. Mi ha seguito passo passo e aiutato per tre giorni a Portimao, dandomi un sacco di dritte: alla fine lui ha fatto il record della pista, io ho chiuso sesto. Sfido qualsiasi pilota a fare lo stesso… Io non lo farei.”Ducati 1198 vs 1199.Alex – “Le moto sono diverse. Telaio a traliccio e non-telaio. La 1198 ha la sua forza nel telaio, che permette cose che con le altre moto puoi solo sognare: stacchi tardissimo, apri presto, la velocità di percorrenza è elevata. Per lei parlano i risultati, benché non sia potente come le quattro cilindri è una moto vincente. E’ chiaramente una moto fisica e Bayliss lo faceva vedere nella guida. Il motore della 1199 va meglio e anche l’elettronica è migliore… ma nel BSB non c’è! Della 1199 mi piace l’avantreno, perché io guido in modo fisico e risponde in modo molto fisico.”1199 da sviluppare in previsione mondiale 2013. Sarai seguito da Borgo Panigale?Alex – “Sono contento di fare l’uomo di fatica e macinare chilometri, ma è la cosa più f!@a del mondo sapere che anche in questa moto c’è un po’ di mio. Lo sviluppo della moto prima che venisse prodotta in serie è stato fatto da Bayliss, Danilo Petrucci e me, ne sono felice. Pensa se il successo della 1199 fosse analogo a quello della 1198: non potrei che esserne orgoglioso. Sono consapevole che mi aspettano dei week-end durissimi ma il miglior compenso che mi sta dando Ducati è questa opportunità unica e meravigliosa.”Nel 2013 allora ti vedremo nel mondiale SBK?Alex – “Sono pronto a tutto. Iniziamo a far bene il BSB.”Quando parti?Alex –“Tra poco ho il volo. Sono all’aeroporto di Bologna con il biglietto per Londra Stansted, con me c’è la Roby ( la fidanzata, ndr) che ha la pazienza di Giobbe: dopo sei anni continua a sopportarmi e supportarmi. Scappo, hanno strillato il last call al microfono. Ci sentiamo martedì, intanto seguimi sul live timing”. Click.ROUND 1: 6-9 apr – Brands Hatch IndyROUND 2: 13-15 apr – ThruxtonROUND 3: 5-7 mag – Oulton ParkROUND 4: 25-27 mag – Snetterton 300ROUND 5: 22-24 giu – KnockhillROUND 6: 6-8 lug – Oulton ParkROUND 7: 20-22 lug – Brands Hatch GPROUND 8: 25-27 ago – Cadwell ParkROUND 9: 7-9 set – Donington ParkROUND 10: 21-23 set – TT Circuit AssenROUND 11: 28-30 set – Silverstone Arena GPROUND 12: 12-14 ott – Brands Hatch GP