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1000 km con Kawasaki Z900

Quattro cilindri in linea, spigolosa e inconfondibilmente "Z". Dopo svariati anni è ancora naked più venduta in Europa e noi l'abbiamo voluta studiare nei dettagli. Ecco il racconto dei nostri 1000 km con la Kawasaki Z900 2021

250 km – Al passo con i tempi, ma l’anima è sempre “Z”

250 chilometri, ovvero un quarto della mia convivenza con la Kawasaki Z900. Appena salito in sella sono rimasto piacevolmente sorpreso di come a distanza di diciotto anni dalla prima Z750, l’anima di questa moto sia rimasta intatta, pur continuando ad aggiornarsi sia esteticamente sia tecnicamente. Il design con i fari a LED e le tinte metallizzate la rendono decisamente al passo con i tempi, mentre le linee taglienti e muscolose che hanno fatto – e continuano a fare – la fortuna delle naked di Akashi non sono state accantonate, anzi, bisogna riconoscere che questa 900 è la Z più affilata di tutte.

Le finiture sono buone, anche in questo caso il salto qualitativo rispetto alle generazioni passate è evidente. Gli assemblaggi delle plastiche sono più solidi e precisi, entrambe le leve sono regolabili nella distanza, cosa questa che caratterizza tutte le Kawasaki, anche le più economiche. Il nuovo schermo TFT che offre la possibilità di connettere lo smartphone dà l’idea di una moto più moderna e tecnologica, che per quanto sia rimasta fedele alla sua natura da “moto da macho” vuole restare al passo con i tempi e giocarsela ad armi pari con le sue concorrenti. Aggiungo anche che, per chi volesse viaggiare con questa Z900, la mancanza di appigli per fissare un’eventuale bagaglio sul codino, è – in parte – colmata dal serbatoio in metallo che permette di utilizzare una borsa dotata di magneti.

Kawasaki Z900

Ad armi pari, ma forse anche qualcosa in più visto che la Z900 vanta ben 125 CV, una potenza inarrivabile per tutte le sue concorrenti, tolta qualche eccezione europea. Il merito è anche della cilindrata di 948 cc che – come ho già detto – rende un po’ difficile far pensare alla Z900 come una naked media. In effetti proprio media non è, anche se il prezzo in realtà dice il contrario. La scelta fatta da Kawasaki di optare per una dotazione essenziale, ha permesso di mantenere il prezzo finale sotto la soglia psicologica dei 10.000 euro, 9.790 euro per la versione full power e 9.490 euro per la versione depotenziabile da 70 kW.

Quotazioni che, diciamocelo, in proporzione a cilindrata e cavalleria sembrano essere irraggiungibili per le concorrenti. Anche se bisogna specificare che, a contenere il prezzo della Kawasaki Z900 ci pensa anche il fatto che questa è una moto che non ha mai subito stravolgimenti particolari ma una lunga e costante evoluzione, a partire dal quattro cilindri in linea, che negli anni ha ricevuto tanti aggiornamenti, ma sotto sotto è sempre lui.

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