RIDE
Per il test della Urban G/S, BMW ci ha messo a disposizione anche alcune nineT Scrambler tassellate. Scelta azzeccata, perché solo saltando da una all’altra emergono le differenze di guida delle due moto. Più “stradale” la Scrambler (che era gommata anche diversamente, con le Metzeler Karoo 3 invece delle Karoo T della nuova arrivata), più comoda e “off” la Urban, che sfrutta sospensioni più scorrevoli nella prima parte dell’escursione. Il sellone della G/S è molto morbido e più alto: questo porta effettivamente a cambiare la posizione di guida, ma anche a gradire meno (opinione personale ma condivisa dai tester presenti) la posizione del manubrio ruotato all’indietro. Personalmente lo ruoterei leggermente in avanti (operazione fattibile in pochi secondi) per ottenere una posizione di guida migliore e più comoda anche nell’eventuale guida in piedi (il manubrio resta comunque un po’ basso in questa condizione) su un percorso off road.
TU CHIAMALE SE VUOI SUGGESTIONI
A proposito di off road, va tenuta presente qual è la missione della Urban G/S, che è creare suggestioni fuoristrada (l’antenata vinse 4 Dakar con Auriol e Rahier), su un prodotto heritage e non fare il giro del mondo. Per quello ci sono F 800 GS e R 1200 GS. La Urban fa un altro mestiere e, molto probabilmente, gli unici salti che si troverà ad affrontare nella vita saranno quelli di uno spartitraffico in circonvallazione. Tuttavia è ovvio che le strade bianche siano affrontabili senza problemi, pur se a velocità adeguata, altrimenti la forcella inizia ad accusare i colpi più duri. Metà del percorso è stato su sterrato (ABS e ASC sono disattivabili) e non abbiamo avuto nessun problema: ovvio che all’interno della stessa gamma BMW ci siano modelli più predisposti all’off road spinto.
SU STRADA
Su asfalto scopriamo una moto ben bilanciata, ben frenata e con sospensioni che grazie alla scorrevolezza riescono a digerire qualsiasi asperità, coadiuvate nel lavoro da una sella realmente comoda. La guida è più “rotonda” rispetto alla Scrambler, ma resta efficace, pur con i limiti degli pneumatici tassellati, che reggono andature briose ma con moderazione.
BOXER AD ARIA
Su tutto, come sulle altre nineT, c’è il motore. Il Boxer ad aria in questa configurazione è una meraviglia per come eroga la potenza accompagna ogni colpo di gas con una “sinfonia” di scarico esaltante. Prontissimo a rispondere alle minime sollecitazioni del gas, convincente ai bassi e medi e con quel “braaap” che ti riempie gli orecchi ogni volta che apri l’acceleratore. Il Boxer bialbero è il pezzo pregiato delle Ninet: soddisfacente quando vai piano e convincente quando vai forte, perché non si fa pregare per salire di giri. Insomma è il cuore perfetto per ogni moto che vuole colpire i sensi, proprio come la Urban G/S.