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Prova Yamaha Ténéré 700 World Raid

Arriva a completare la gamma delle 700 Yamaha, la Ténéré 700 World Raid alza il livello della dotazione e anche della guida. Solo comfort? Non è proprio così e 350 km di test nei deserti andalusi lo dimostrano

Non vedevamo l’ora di averla tra le mani. Sì perché la nuova Yamaha Ténéré 700 World Raid ha solleticato l’appetito di tutti coloro che hanno apprezzato le caratteristiche della Ténéré 700 ma ne subivano anche un po’ i limiti: poca autonomia e sospensioni a volte un po’ sotto stress quando si iniziava a fare sul serio. Ma è anche vero che di Ténéré 700 ne hanno vendute un sacco. Per cui, che senso ha la World Raid?Yamaha Ténéré 700 World Raid impennata

Più autonomia, più comfort

Il senso è quello di una moto dedicata a chi cerca l’avventura vera, l’autonomia che non ti fa andare in ansia se affronti un lungo percorso senza benzinai (e non serve andare in Africa per trovarlo). È il senso di una moto che costa qualcosa in più (12.599 euro) ma che vuole anche offrire qualcosa in più: 23 litri di serbatoio, sospensioni migliori e con maggiore escursione e migliore protezione dall’aria.

Più grande ma sempre Ténéré

Yamaha Ténéré World Raid

Insomma non è una GS Adventure, resta una Ténéré 700, forse un po’ meno “ragazzina” e un po’ più matura. In questo modo la Yamaha alza il livello, migliora la dotazione e va a sfidare anche qualche concorrente di categoria e cilindrata superiore. Lo fa senza snaturare la sua anima perché il motore è sempre quello (CP2 da 687 cc e 70 cv) ma adesso la moto sembra più “grande”, ed è più completa. Ed è anche più connessa con una strumentazione che abbandona la semplicità di quella precedente LCD per un bel TFT a colori. Poi il bello è che con lei ci viaggi ma alla fine si alzano anche i limiti quando spingi. Perché i centimetri (di escursione) son centimetri, non si scappa, il che vuol dire entrare più forte nelle buche o saltare di più senza andare a pacco, con un anteriore che non tradisce mai e l’arrivo dell’ammortizzatore di sterzo Öhlins regolabile che aiuta non poco la stabilità. Regolarlo è un attimo, la ghiera è li sotto mano, lo fai anche andando.

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Yamaha Ténéré 700 World Raid

Come va su strada la Ténéré World Raid

E su strada? Il peso maggiore del doppio serbatoio (ricordatevi di riempirli entrambi, sono comunicanti ma ci mettono un po’ ad andare “pari”) carica maggiormente l’avantreno che infonde più fiducia. Le Pirelli Scorpion Rally STR, beh quelle la fiducia la danno sempre. Fate uno più uno e capirete che alla fine la Ténéré 700 World Raid finisce il lavoro iniziato dalla sorella standard e proseguito dalla Rally Edition. Brava Yamaha ci voleva. E se volete sapere ancora di più sulla tecnica leggete l’articolo di presentazione. Se invece volete sapere come ha funzionato nelle mani del Supertester Simone Zaffaroni, il “capo” dei nostri cugini di DIRT (la faccia sporca di RED) beh guardate il video qui sotto, lui vi dirà tutto ma proprio tutto di lei.

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