Qualcosa era nell’aria e, a dire il vero, la stavamo aspettando. Con la creazione della nuova piattaforma T120 e del motore 1200HT era scontato che la famiglia si sarebbe allargata e sarebbero arrivate nuove declinazioni del progetto Bonneville. La terzogenita, dopo T120 e Thruxton, è la Bobber. Rigorosamente monoposto, con retrotreno inedito, motore rivisitato e una serie senza fine di accessori con i quali giocare al piccolo customizer.Il look riprende gli stilemi classici di questa tipologia di motociclette, figlie del boom dell’immediato Dopoguerra, hot rod costruite per la strada e per le gare. Fatte per accelerare da zero a “tutta” nel minor tempo possibile: hard tail, sella monoposto, manubrio dritto e basso, alleggerite di tutto il superfluo. Al sapore Anni 40 la Bonnie Bobber contrappone tutta la tecnologia derivata dalla T120, a partire dal Ride By Wire con due Riding mode, ABS e controllo di trazione disinseribili.Il motore è il 1200HT (high torque), già molto piacevole di suo, che è stato rivisto per ridisegnare le curve di potenza e coppia, spostando i valori massimi a regimi di rotazione ancora inferiori. Le ruote sono 19″x2,5″ e 16″x3,5″, il miglior compromesso per garantire trazione, stabilità e maneggevolezza. La sella è regolabile nella distanza dal serbatoio. Non poteva mancare il solito, ricchissimo, catalogo di accessori. Per la Bobber ne sono stati sviluppati 150, fra cui manubri (sì, anche un “ape hanger”…), tre selle, scarichi (Vance & Hines), sospensioni ad alte prestazioni (Fox), borse, manopole riscaldate, cruise control e persino un supporto targa laterale.Proposta in quattro colorazioni: Morello Red, Ironstone (opaca), Jet Black e Competition Green/Frozen Silver (bicolore); il prezzo sarà svelato a dicembre in occasione del lancio stampa mondiale. I primi esemplari arriveranno nelle concessionarie fra gennaio e febbraio 2017.